Black Friday: consigli per gli acquisti Cinque consigli utili per chi acquista online e un promemoria sui diritti del consumatore in caso di difetto o di acquisto a distanza

Parma, 24 novembre 2021 – Ormai la febbre americana del “Black Friday” è entrata a pieno tra gli appuntamenti attesi dei consumatori a caccia dell’affare, ma spesso impreparati a riconoscere truffe o fregature o a far valere i propri diritti, da rispettare sempre: anche in periodo di saldi.
Specie quando si parla di e-commerce e acquisti a distanza le insidie sono dietro l’angolo “Si pensi, ad esempio, – ricorda l’avvocato Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma – ai tentativi di siti truffaldini di carpire dati sensibili degli acquirenti, quali i dati bancari, attraverso i quali risulta poi possibile svuotare conti correnti; oppure ai finti siti di commercio elettronico, che dopo aver incassato somme di denaro dai consumatori non consegnano la merce prescelta; e ancora ai finti inviti attraverso i social network a recuperare credenziali dei consumatori, fino a tutti gli episodi di elusione della normativa in materia di tutela di questi ultimi“.
Ecco allora qualche consiglio utile per chi acquista tramite internet:
- affidarsi solo a siti sicuri e protetti (diffidare da quelli che non hanno il simbolo del lucchetto nella barra di indirizzo e/o che non indicano tutti i dati societari per identificare il sito, come indirizzo fisico, partita iva, indirizzo Pec, ecc);
- diffidare da chi propone sconti troppo elevati e da chi chiede pagamenti non tracciabili, mentre è preferibile scegliere di pagare tramite paypal o carte prepagate;
- leggere attentamente le condizioni di acquisto e le modalità di restituzione dei prodotti;
- conservare copia dell’ordine effettuato e delle eventuali comunicazioni ricevute dal sito dal quale si è compiuto l’acquisto;
- non comunicare mai i propri dati bancari e/o personali.
In ogni caso, sia che l’acquisto venga effettuato attraverso il canale internet, sia che sia compiuto all’interno di un negozio fisico, dovranno sempre essere adempiuti gli obblighi che la normativa sulla tutela dei consumatori impone a carico dei venditori e cioè: sarà sempre applicabile la normativa sulle garanzie dei beni di consumo in base alla quale se il prodotto presenta un vizio e/o difetto di conformità il consumatore dovrà rivolgersi al venditore (e non al produttore come viene spesso fatto erroneamente credere) per chiedere la riparazione e/o la sostituzione del prodotto, senza spese.
In queste settimane, inoltre, con il pretesto degli sconti previsti dal “Black Friday”, si registra poi un aumento delle cosiddette “vendite porta a porta” che obbligano in molti casi i consumatori alle conseguenze di contratti mai richiesti e spesso privi delle condizioni minime di validità a tal punto da poter facilmente essere qualificati come veri e propri tentativi di truffa. “Anche in questo caso – ricorda l’esperta Ferdenzi – occorre precisare come la legge preveda sempre e per ogni tipologia di contratti conclusi “fuori dai locali commerciali” la possibilità di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla sottoscrizione degli stessi, senza la necessità di fornire motivazioni specifiche, ma unicamente inviando raccomandata a.r. di manifestazione della volontà di non dare corso al contratto stipulato“.