Grosseto, 27 ottobre 2021 – La corretta interpretazione dei termini di prescrizione di buoni fruttiferi postali della serie AA4, ha consentito a una famiglia di grossetani di salvare oltre 1.250 euro di risparmi ereditati da un parente. L’Arbitro Bancario Finanziario ha dato ragione a Confconsumatori che sosteneva, contrariamente alla tesi di Poste, che il termine decennale decorra dal 31 dicembre dell’anno solare in cui termina la prescrizione.

I FATTI – Una famiglia grossetana, residente nella zona amiatina, si è vista negare, nel corso dell’anno 2019, il rimborsi di buoni postali della serie AA4 rinvenuti nelle carte ereditate dopo la scomparso di un loro congiunto. Secondo il ragionamento di Poste, avendo il buono un fruttificazione di 7 anni, il buono si sarebbe prescritto dopo 17 anni dalla sua emissione mentre gli eredi avevano sollecitato il rimborso dopo 17 anni e 2 mesi. Ragionamento, questo di Poste, errato, nonostante la chiarezza del dettato di legge, che prevede come la prescrizione decennale decorra dal 31.12 dell’anno solare in cui è terminata la prescrizione.

L’INTERVENTO DI CONFCONSUMATORI – Confconsumatori, tramite la delegazione amiatina, ha tentato di spiegare con vari reclami a Poste che i BFP non erano prescritti nell’ottobre del 2019 (quando la prescrizione sarebbe maturata al 31.12.2019) senza ottenere un ripensamento del colosso pubblico. A questo punto, non è rimasto altro per i consumatori, soci Confconsumatori, che ricorrere all’Arbitro bancario di Banca d’Italia che dopo circa un anno ha confermato la corretta interpretazione ed individuazione del termine di prescrizione col lodo arbitrale del 13 ottobre 2021 (scaricabile QUI).

LA CONFERMA DALL’ABF – Secondo il collegio Arbitrale, come è indicato dalla legge, quei buoni nell’ottobre 2019 (poiché la relativa prescrizione sarebbe maturata solo il 31.12.2019) non erano prescritti e quindi ha disposto il rimborso da parte di Poste della somma di euro 1.250,00 nominale dei buoni oltre alla fruttificazione prevista.

Questo è una delle tante tipologie di contenzioso che purtroppo si riscontrano in materia di risparmio affidato allo Stato tramite i Buoni fruttiferi Postali, contenzioso che ormai è esploso in materia esponenziale. L’attività di difesa individuale e collettiva dei risparmiatori continua da parte di Confconsumatori sia in Toscana che nel resto d’Italia con la campagna “buono tradito”.

Scarica la decisione dell’ABF cliccando QUI.

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