Parma, 20 marzo 2019 – Confconsumatori fa il punto sul caso dei diamanti da investimento, una battaglia iniziata nel 2017 che oggi è arrivata a un nodo cruciale: a fronte della maggior parte delle banche, che hanno già proposto accordi di rimborso ai risparmiatori, Banco BPM fa ancora resistenza e propone accordi insoddisfacenti per i risparmiatori danneggiati, costringendo i legali dell’associazione ad avviare procedimenti civili. Si tratta di oltre 200 cause che potrebbero partire nei prossimi mesi nei confronti di BPM per altrettanti soci di Confconsumatori: l’associazione è determinata ad ottenere giustizia di fronte all’ennesimo scandalo che mina la fiducia dei risparmiatori.
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Fonsai, processo Ligresti trasferito a Milano La sentenza di primo grado è annullata e si concretizza il rischio di prescrizione: Confconsumatori valuterà azioni civili
Torino– Milano, 14 marzo 2019 – Cresce la preoccupazione dei risparmiatori coinvolti nel caso Fonsai. La Corte di Appello di Torino, infatti, ha accolto l’eccezione di incompetenza territoriale formulata dagli imputati e ha, di conseguenza, annullato la sentenza di primo grado del Tribunale di Torino rinviando il procedimento nei confronti della famiglia Ligresti alla Procura del tribunale di Milano. Il rischio che si profila per i danneggiati è quello della prescrizione.
I DUE TRONCONI – Confconsumatori era stata ammessa parte civile, insieme ai propri associati, nel procedimento presso il Tribunale di Torino contro la famiglia Ligresti, cosiddetto secondo troncone. In precedenza l’associazione era stata già stata ammessa, con i propri associati, anche nel processo relativo al primo troncone di Milano, che vedeva imputato – con altri – Paolo Ligresti (figlio di Salvatore e fratello di Jonella, interessati, invece, dal procedimento torinese) e che si è concluso negativamente per i risparmiatori.
LE CONSEGUENZE DEL TRASFERIMENTO – La sentenza del Tribunale di Torino è stata annullata, ma le prove assunte nel processo saranno comunque utilizzabili. A questo punto il procedimento andrà alla Procura di Milano. Al di là delle determinazioni che quest’ultima assumerà, la naturale scansione processuale – di per sé – vuole che prima passi al vaglio del GUP e poi (eventualmente) a quello del Tribunale di Milano. Il rischio è che, comunque, nel frattempo, i reati cadranno in prescrizione in sede penale: una circostanza che vedrebbe sfumare le speranze e le attese di tanti risparmiatori danneggiati che confidavano in un risarcimento alla luce dell’acclarata responsabilità penale degli imputati. Confconsumatori valuterà con i suoi legali l’opportunità per i risparmiatori di intraprendere iniziative giudiziarie civili nei confronti di Unipolsai in ragione delle prove raccolte nel corso del giudizio.
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Fondo Indennizzo risparmiatori: come funziona Ecco come aderire all'azione cumulativa sul caso del cartello tra case automobilistiche e finanziarie
Parma, 7 gennaio 2019 – Confconsumatori è pronta a fornire assistenza ai risparmiatori “traditi” dalle banche fallite che desiderano informazioni sull’accesso al Fondo Indennizzo risparmiatori di recente istituzione. Al momento sono ancora in via di definizione le modalità di presentazione della domanda di accesso al fondo, ma è comunque possibile avere indicazioni sui requisiti di accesso, sugli indennizzi previsti e sulla documentazione da predisporre. L’associazione lamenta, inoltre, l’esclusione dei risparmiatori MPS, che non potranno accedere. Per informazioni contattare le sedi territoriali o, qualora non ci fosse una sede vicina, scrivere a risparmio@confconsumatori.it.
- Gennaio, 7
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Etruria: processo per le subordinate ad Arezzo I titolari di obbligazioni subordinate di Banca Etruria possono costituirsi nel processo per false informazioni ai mercati che partirà il sei dicembre
Sabato, 17 novembre 2018 – Il prossimo 6 dicembre sarà celebrata l’udienza preliminare che vede imputati i vertici di Banca Etruria per aver fornito informazioni ingannevoli e fuorvianti all’interno dei prospetti informativi delle obbligazioni subordinate vendute incautamente a pensionati, famiglie e cittadini negli anni 2012 e 2013.
Secondo la Procura di Arezzo, gli indagati hanno rappresentato nei prospetti una situazione patrimoniale della Banca non veritiera, in quanto già nel 2012 e 2013 la situazione patrimoniale della Banca era compromessa, dunque i titoli dovevano evidenziare il gravissimo rischio di perdita del capitale.
Confconsumatori si costituirà parte civile per la gravità della condotta, ma anche i titolari di obbligazioni subordinate, anche se hanno ottenuto un rimborso parziale dal FITD, possono costituirsi parte civile a condizione che siano titolari delle subordinate IT0004931405 e IT0004966856.
Gli interessati, anche coloro che si sono già costituiti parte civile nel processo per bancarotta fraudolenta, possono contattare gli sportelli confconsumatori https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori oppure inviare una mail all’indirizzo risparmio@confconsumatori.it. I residenti in Toscana possono contattare anche il numero 328/7958074.
- Novembre, 17
- 1700
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Diamanti: dall’Antitrust un’arma per risparmiatori Confconsumatori ha acquisito gli atti dell’indagine svolta dall’Antitrust sui diamanti, da utilizzare a sostegno delle singole battaglie giudiziarie
Parma, 7 novembre 2018 – Un’arma importante da sfruttare nella battaglia per la tutela dei risparmiatori danneggiati dallo scandalo diamanti. Confconsumatori ha chiesto e ottenuto dall’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) copia della documentazione di indagine che ha comportato l’adozione dei noti provvedimenti sanzionatori contro quattro banche e due società di vendita delle pietre preziose (si vedano tutti i comunicati sul caso diamanti).
La documentazione ottenuta sarà utilizzata nelle cause civili promosse dagli associati di Confconsumatori, pendenti dinanzi a numerosi Tribunali, nei confronti delle due banche che ancora oggi non hanno rimborsato i propri clienti. Si tratta di Banco Bpm – l’unica ad oggi a non aver mai espresso la volontà di risarcire integralmente i risparmiatori – e di Mps la quale, nonostante la notizia dalla stessa diramata di voler ristorare integralmente i propri clienti, ancora non ha provveduto ad alcun rimborso, nonché contro le Società di vendita dei diamanti.
Confconsumatori proseguirà, quindi, la battaglia fino a quando tutti i suoi aderenti, che inconsapevolmente hanno investito i risparmi in un acquisto pericolosissimo e rischiosissimo, saranno risarciti. Per ulteriori informazioni i risparmiatori danneggiati possono rivolgersi alle sedi territoriali dell’associazione, l’elenco completo è disponibile a questo link: https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/ oppure, laddove non sia presente una sede territoriale vicina, anche all’indirizzo segreteria@confconsumatori.it.
- Novembre, 7
- 2117
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Obelisco: Confconsumatori ottiene primi rimborsi Titoli “sicuri” che crollano dell’80%: Confconsumatori confida nell’intervento di Poste ma intanto avvia i ricorsi all’Arbitro presso Consob
Parma, 5 ottobre 2018 – Molti risparmiatori stanno assistendo, inesorabilmente, alla drastica riduzione del valore delle loro quote del Fondo Immobiliare chiuso denominato “Obelisco”. Si stimano perdite per l’80% del capitale investito, per questo Confconsumatori si è attivata per offrire da subito assistenza ai consumatori. In particolare, come illustrato di seguito, tramite i ricorsi all’ACF, l’associazione ha già ottenuto esiti transattivi positivi che hanno visto i risparmiatori recuperare tutta la loro perdita. «Si tratta dell’ennesima drammatica vicenda di “risparmio tradito” – afferma Mara Colla, Presidente di Confconsumatori – confidiamo che, prima di tutto, Poste Italiane S.p.A., che ha collocato le quote del Fondo Obelisco anche presso la propria clientela, garantisca, così come ha già correttamente fatto in passato, un adeguato ristoro per i sottoscrittori delle quote del Fondo Obelisco».