Convegno “Io avrò cura di te” Anziani e Alzheimer: Confconsumatori partecipa al convegno di Cupla a Parma:

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Parma, 8 ottobre 2015 – Confconsumatori ha partecipato al convegno organizzato da CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) a Parma dal titolo “Io Avrò Cura di te”, sul tema dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ai malati di Alzheimer.

Dopo il saluto del Coordinatore provinciale di Cupla, Ero Luigi Gualerzi, è intervenuta Lalla Golfarelli, Presidente Associazione CARER
per parlare della “Legge Regionale su Caregiver”. La parola è passata poi a Confconsumatori, rappresentata dalla presidente nazionale Mara Colla e dall’avvocato Giovanni Franchi, legale dell’associazione che ha affrontato il delicato tema della tutela dell’anziano e del malato di Alzheimer nei confronti delle Istituzioni. Infine 
Venier Rossi, Direttore INAPA Patronato Regionale Confartigianato, ha concluso l’incontro parlando di “Nuovo Welfare”.

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L’intervento di Mara Colla si è concentrato sulla “La battaglia per il rispetto della dignità del cittadino anziano o non autosufficiente”. «Quando sono arrivate alla Confconsumatori le prime informazioni e relative richieste di aiuto da cittadini con parenti anziani ricoverati in strutture sanitarie in ragione dei costi altissimi richiesti per mantenere il ricovero, abbiamo ragionato se questo tema fosse un tema da “consumatori”. Di solito, ai nostri sportelli in tutta Italia, vengono portate altro genere di denunce. I cittadini con un problema come quello di cui trattiamo sono venuti da noi perché non hanno trovato nessun altro che li ascoltasse, nessun altro che si mettesse nei loro panni per – almeno – ragionare della cosa. In coscienza, come persone e come cittadini, non ci siamo sentiti di dire che il problema non era di nostra competenza: è in gioco la salute, la dignità, la tutela delle persone deboli. E così, in particolare la mia amica e Vicepresidente nazionale della Confconsumatori, dottoressa Francesca Arnaboldi insieme all’avvocato Giovanni Franchi hanno cominciato, mettendosi nei panni delle persone, a immaginare come portare all’attenzione delle istituzioni e del Legislatore un tema che ha a che vedere con la coscienza civile e con la civiltà di una Nazione.

Ne è nato uno studio e una ricerca che ha prodotto varie azioni, anche azioni legali verso Residenze sanitarie, Comuni e Regioni, a tutela delle persone ricoverate. Ma soprattutto abbiamo scritto a tutte le Regioni per chiedere cosa prevedessero le norme in materia di ricoveri di anziani colpiti dal morbo di Alzheimer. Qualche Regione ha risposto, molte altre no e le solleciteremo ancora. Ma fra quelle che hanno risposto, solo una – la Sicilia – risulta applicare la sentenza della Corte di Cassazione che prevede la totale esenzione delle spese per l’assistenza dei malati. I cittadini italiani si trovano quindi di fronte a un servizio sanitario regolato in modo diverso di Regione in Regione, e a comportamenti dei Comuni – all’atto della rivalsa delle spese sul malato o sui parenti – diversi fra loro. Da qui il nostro impegno di associazione di consumatori, al fianco e a supporto delle associazioni dei malati, per interessare i mass media e le Istituzioni preposte, ma anche per avviare azioni giudiziarie a tutela di singole persone minacciate di dimissione o di rivalse indebite.

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In oltre un anno di lavoro, di sensibilizzazione e di azioni di tutela, registriamo l’aumento di consapevolezza della necessità di apportare modifiche alle norme vigenti, anche per effetto di una giurisprudenza che via via si va formando. Certo, viviamo un momento di difficoltà; stiamo discutendo vivacemente di riduzione delle spese sanitarie, di prescrizione degli esami e non è certamente facile dialogare con le istituzioni pubbliche e con i rappresentanti politici. Ma è proprio questo che dobbiamo fare, dobbiamo essere l’anello di congiunzione fra i malati, le loro famiglie, le loro associazioni e coloro che governano il sistema dell’assistenza per assicurare uguale trattamento in tutta Italia, facendo valere il primo fondamentale diritto dei consumatori europei: quello alla salute e alla sicurezza. La mia presenza qui, oggi, ha questo significato: ci mettiamo a disposizione, con gli strumenti specifici di un’associazione di consumatori, per aiutare un dialogo che non può essere fra sordi, e per favorire le decisioni conseguenti, senza temere di usare, talora, il ricorso alla Magistratura».