Roma, 27 ottobre 2016 – Si è tenuto questa mattina a Roma il convegno organizzato da Confconsumatori “Risparmi in fumo. Come uscire dalla spirale della sfiducia”, presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” nella Sala degli Atti Parlamentari. L’evento, nell’ambito del Quarantennale dell’associazione, è stato organizzato in occasione della 92° Giornata del Risparmio, ha avuto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e il sostegno di Poste Italiane.

locandinadefI lavori sono stati avviati dal Sen. Enrico Buemi, che ha rivolto il saluto istituzionale ai presenti, esprimendo apprezzamento per l’attualità e per le proposte avanzate, assicurando il pieno sostegno per il loro accoglimento.

Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori ha presentato il lavoro svolto da Confconsumatori in oltre 10 anni di azioni giudiziarie al fianco dei risparmiatori traditi e ha introdotto le relazioni degli avvocati Marco Festelli e Luca Baj che hanno evidenziato i punti critici comuni ai vecchi e ai recenti scandali finanziari, soffermandosi in particolare su questi ultimi: l’abuso della fiducia dei risparmiatori, di norma non consapevoli dei contenuti dell’investimento; il depauperamento o la perdita dell’investimento; la mancanza di trasparenza sulla rischiosità dei titoli acquistati e sui costi, dichiarati e occulti, dei titoli stessi; l’inefficacia dei sistemi di controllo di Banca d’Italia e Consob.

L’intervento di Stefano Cattani, risparmiatore e titolare di quote di fondi immobiliari chiusi Olinda e Dinamico, ha prefigurato altri guai in arrivo per i piccoli risparmiatori titolari di quote degli stessi o di alcuni altri analoghi prodotti finanziari, illustrando le relative criticità regolamentari e gestionali.

Carlo Mazzola, Presidente di Norisk Analisi Finanziarie ha mostrato come la tutela del risparmio voluta dall’art. 47 della Costituzione sia stata di fatto vanificata dalla impreparazione, quando non dalla malafede, di chi ha proposto i prodotti finanziari, oltre che dall’insieme di alcuni eventi sfavorevoli. Ha illustrato alcune proposte operative per gli investitori, associate a un sistema sanzionatorio (economico e reputazionale) per gli intermediari.

Giustino Trincia, Responsabile Ufficio Rapporti con i consumatori ABI, ha concluso le relazioni introduttive portando i saluti dell’Associazione Bancaria Italiana, illustrando altresì i numerosi accordi concertati e sottoscritti da Associazioni dei Consumatori e ABI.

È seguita la Tavola rotonda, moderata dal dottor Gianfranco Ursino, giornalista de Il Sole 24 Ore, composta dall’On. Bruno Tabacci, Presidente della Commissione parlamentare per la Semplificazione, da Gian Franco Giannini Guazzugli, Vice Presidente dell’ANASF, da Andrea Marani, del Comitato normativo Finanza immobiliare di Assoimmobiliare e Antonio Pinto di Confconsumatori.

Al termine, è stato distribuito il documento di sintesi del convegno contente 10 proposte concrete rivolte alle Istituzioni competenti per uscire dalla “spirale della sfiducia”.


DOCUMENTO DI SINTESI CONCLUSIVO DEL CONVEGNO

I Dirigenti di Confconsumatori, consci delle responsabilità di cui sono investiti in quanto rappresentanti di cittadini privati del frutto del proprio lavoro, della dignità e della fiducia nel futuro e nelle Istituzioni rappresentative, non intendono limitare l’attività associativa alle azioni giudiziarie per la tutela legale dei risparmiatori e sottopongono le seguenti proposte alle Istituzioni competenti, con l’intento di discuterle, integrarle, migliorarle e attuarle:

  1. AUTORITÀ PIÙ TEMPESTIVE – Autorità di controllo più tempestive e rigorose nell’accertamento e nell’intervento sulle gestioni anomale delle banche;
  2. PROCURA PER I REATI FINANZIARI – Istituzione di una Procura speciale per i reati finanziari, analoga alla Procura nazionale Antimafia;
  3. SANZIONI ADEGUATE – Sanzioni penali e risarcitorie chiare e rapide per dirigenti, professionisti e “controllori” che contribuiscano sia ai crack, sia alla perdita dei risparmi delle famiglie con modalità di vendita non appropriate, scorrette o non trasparenti, in conflitto di interesse, ecc. Le sanzioni devono comprendere l’inibizione all’esercizio della precedente professione, una volta scontata la pena;
  4. SEMAFORO DEL RISCHIO – Prospetti informativi comprensibili, che includano una graduatoria (da 1 a 10; il cosiddetto semaforo del rischio o altro) della rischiosità dei titoli. In mancanza di una legge specifica, chiediamo che sia sperimentato volontariamente un “semaforo del rischio”;
  5. SOSPENSIONE DEI CREDITI – Applicazione vigorosa della legge 190/2014 (art. 1 comma 246) per consentire al debitore (impresa o famiglia-consumatore) di sospendere la corresponsione della sorte capitale del debito per tre anni. In questo modo il cliente disporrà automaticamente di maggiore liquidità e potrà evitare fallimenti, esecuzioni ecc.;
  6. RINEGOZIAZIONE DEI DEBITI – Le banche divenute illiquide devono essere poste nella condizione di azzerare o ridurre i valori di obbligazioni o azioni (convertibili e/o subordinate) solo in presenza di contraddittorio nel momento della valutazione dei bilanci. La rinegoziazione dei debiti eviterà il contenzioso, salverà il cliente, azionisti compresi. Un’ipotesi di rinegoziazione potrebbe essere la cessione per 20 anni di obbligazioni pari all’importo del debito maturato, con interessi al tasso legale, garantiti dal Fondo interbancario. In tal modo si rifinanzierebbero le banche, con un giusto e lungo respiro, utile a recuperare redditività, a ridare credibilità al sistema creditizio e fiducia ai cittadini;
  7. PROFILAZIONE ESTERNA – Attribuzione alle Associazioni dei Consumatori, oltre che a promotori indipendenti, del compito di profilazione, con un modello predefinito e concordato, sulla base della realtà storica del cittadino e non in base al prodotto proposto per l’acquisto
  8. EDUCAZIONE FINANZIARIA – Educazione finanziaria rivolta ai cittadini. Così come è richiesta la patente per guidare un’auto, allo stesso modo deve essere formato e abilitato a compiere l’acquisto di un determinato prodotto finanziario. In caso contrario lo “schianto” è assicurato.
  9. BANKITALIA AL MEF – La proprietà di Bankitalia non deve più essere delle banche ma deve essere del Ministero dell’Economia: il controllore non può esser di proprietà dei controllati.
  10. DISTINZIONI TRA BANCHE – Separazione fra le banche commerciali normali e le banche d’affari, di investimenti, sulla scorta del Glass – Steagall Act: questo, per evitare che il fallimento dell’intermediario d’affari possa comportare altresì il fallimento della banca tradizionale: in questo modo, si impedisce, di fatto, che l’economia reale sia direttamente esposta al pericolo di eventi negativi prettamente finanziari. Dopo l’introduzione del “salvataggio interno” è una norma di civiltà; i correntisti non possono pagare le avventure finanziarie della banca.