Parma, 4 marzo 2021 – Prende il via oggi il nuovo servizio attivato da Confconsumatori per i propri associati. Si tratta di “Confconsumatori Più“, una rubrica quindicinale online in cui gli esperti dell’associazione approfondiranno temi relativi alla tutela dei consumatori – cittadini – utenti. Due volte al mese, il giovedì alle 16, la giornalista Livia Sturlese Tosi intervisterà l’esperto e, in circa 40 minuti, darà voce alle richieste più frequenti da parte dei consumatori, che potranno anche intervenire per fare domande. Per Confconsumatori è fondamentale, specie nel periodo attuale in cui interagire con i propri soci è più difficile e complesso, offrire un canale “in più” per comunicare, informare e manifestare vicinanza ai cittadini.
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Confconsumatori: nuovo sportello a Monterotondo Dal mese di febbraio è attivo nel Lazio un nuovo punto di ascolto per i consumatori, che si aggiunge ai presidi attivi in regione
Monterotondo, 25 febbraio 2021 – Ha preso il via da pochi giorni l’attività di un nuovo sportello nella regione Lazio, con sede nel comune di Monterotondo, in via Salaria n.166. Si tratta di un presidio importante per l’associazione che è già presente in regione e nel capoluogo. Lo scopo dello sportello è quello di assicurare una tutela ampia in tutta la provincia di Monterotondo, al fine di informare, difendere, rappresentare e organizzare i consumatori, gli utenti e i risparmiatori.
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ABI: online le infografiche-vademecum su truffe, scippi e raggiri per agire in sicurezza dentro e fuori la filiale L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Trasparenza Semplice sviluppato dall’Abi, in collaborazione con le banche e le Associazioni dei Consumatori
Roma, 23 gennaio 2021 – ABI Associazione Bancaria Italiana, in collaborazione con le Banche, le associazioni dei consumatori (tra cui Confconsumatori), ha reso disponibile online l’infografica “Truffe, scippi e raggiri – un vademecum per agire in sicurezza dentro e fuori la filiale”, che mira a rappresentare, con un linguaggio semplice e diretto, in specialmente per le persone più anziane e maggiormente coinvolte, utili consigli relativi a diverse situazioni. Ci sono le indicazioni per recarsi in banca in sicurezza, i comportamenti che è meglio seguire quando si utilizza lo sportello automatico (ATM) e un focus specifico per le truffe telefoniche, particolarmente insidiose in questo periodo di emergenza sanitaria. L’infografica offre anche delle informazioni rispetto a cosa fare quando si è stati vittime di truffe, specificando i soggetti a cui rivolgersi.
Maxi conguaglio da 2 mila euro risolto con la conciliazione Richieste di pagamento con letture errate e altre anomalie per fatture emesse dal 2014 in poi. Confconsumatori: «è diritto dell’utente ricevere i chiarimenti»
Messina, 23 dicembre 2020 – Grazie alla conciliazione paritetica e all’intervento di Confconsumatori, un consumatore di Roccalumera, in provincia di Messina, è uscito dall’incubo di un maxi conguaglio di duemila euro. Dopo la richiesta di pagamento dei consumi, risalenti al 2014, la Società fornitrice di energia elettrica era rimasta sorda alle richieste dell’utente, nonostante le irregolarità fossero più d’una. Grazie a Confconsumatori, l’anziano ha ottenuto la prescrizione di una delle fatture e la cancellazione degli interessi.
IL CASO – Un consumatore di Roccalumera aveva ricevuto all’inizio del 2020 due bollette di conguaglio di importo complessivo pari a duemila euro, relative ai consumi di energia elettrica decorrenti dal 2014 in poi (fra cui una fattura emessa nel 2020 relativa a consumi prima del 1° gennaio 2016), nonostante avesse regolarmente effettuato i pagamenti negli anni, senza maturare alcuna morosità. Dopo vari tentativi di contattare il Gestore, l’utente si è rivolto allo sportello di Confconsumatori di Santa Teresa di Riva (ME) per essere assistito nella difesa dei suoi diritti.
L’INTERVENTO DI CONFCONSUMATORI – Tramite l’associazione, il consumatore ha deciso di intraprendere la strada della conciliazione paritetica, assistito dall’Avvocato Carmelina Natalia Cilla di Confconsumatori. Grazie a questa procedura, l’utente, in breve tempo e senza le spese di una causa, ha ottenuto l’applicazione della prescrizione all’ importo di quasi 1.400 euro. Inoltre, verificata la fatturazione sulla base dei consumi reali e, stabilito l’importo dovuto, è stata concordata una dilazione di pagamento della somma dovuta al Gestore – 600 euro – in 24 rate mensili, senza alcun interesse né di mora né di dilazione, addebitate nelle fatture da emettere in futuro.
GLI UTENTI NON SONO SOLI – La vicenda risolta da Confconsumatori richiama l’attenzione sul problema delle richieste indebite delle Aziende: «alcune società – spiega l’avvocato Carmelina Natalia Cilla di Confconsumatori S. Teresa Di Riva – facendo leva sulla scarsa conoscenza dei diritti da parte degli utenti e sul loro timore di incorrere in spese maggiori, si approfittano della loro posizione debole. Non allarmatevi – prosegue l’avvocato Cilla – quando vi trovate di fronte a bollette domestiche anomale prima di pagare è necessario analizzare bene la fattura: è diritto dell’utente ricevere i chiarimenti da parte della società fornitrice dell’energia, un’associazione dei consumatori può verificare la correttezza dell’operato delle Aziende».
«L’esito favorevole dei casi messinesi – aggiunge l’avvocato Carmen Agnello, conciliatore Confconsumatori in materia di energia – invita a richiedere l’assistenza di Confconsumatori prima di piegarsi alle richieste (in alcuni casi indebite) delle Società fornitrici di energia elettrica e gas».
Per informazioni, contattare la responsabile dello sportello comunale di Confconsumatori S. Teresa di Riva, Avvocato Carmelina Natalia Cilla, via email all’indirizzo confconsumo.santateresariva@yahoo.it oppure al recapito telefonico 329 3115 995, oppure la responsabile dello sportello comunale di Confconsumatori Messina, Avvocato Carmen Agnello, via email all’indirizzo confconsumatori.messina@gmail.com oppure al recapito telefonico 351 8647 740.
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Recupero crediti NPL: troppe richieste e anomalie Inopportune e spesso contestabili o infondate: Confconsumatori contesta l’aumento di ingiunzioni e chiede la sospensione dei recuperi fino a fine 2021
Parma, 16 dicembre 2020 – Confconsumatori ha riscontrato in diverse parti d’Italia un notevole incremento di azioni giudiziarie ed extragiudiziarie di recupero dei crediti NPL (Non Performing Loans, crediti deteriorati) ceduti dalle Banche ad altri operatori finanziari. Si tratta di ingiunzioni che non solo appaiono inopportune, considerato il difficile momento socio-economico, ma che – soprattutto – spesso presentano anomalie o inesattezze tali da renderle spesso contestabili, se non nulle. Confconsumatori ha chiesto, pertanto, un intervento normativo che sospenda temporaneamente le ingiunzioni e invita i consumatori ad approfondire le richieste prima di pagare.
LE ANOMALIE REGISTRATE – In seguito alle segnalazioni dei consumatori pervenute alle sedi territoriali di Confconsumatori, le ingiunzioni pervenute nell’ultimo periodo presentano diverse anomalie: il riferimento, ad esempio, a crediti ormai prescritti o inesistenti, perché già pagati dal debitore (magari in forza di un pregresso accordo transattivo). In più, nella quasi totalità dei casi, gli interessi passivi sono spropositati, non dovuti per legge o per contratto e i conti correnti sono rimasti aperti al solo fine di produrre ulteriori interessi, quindi il debitore ha la facoltà di contestare il quantum richiesto.
“Purtroppo, – commenta Marco Festelli, vicepresidente di Confconsumatori – i cittadini, alle prese con la crisi economica e con le più ampie difficoltà lavorative, ora devono fare i conti anche con le ingiunzioni di pagamento da parte di soggetti che dopo anni dalle cessioni, si fanno vivi pretendendo i pagamenti, anche se in molti casi le richieste risultano anomale”.
GLI STRUMENTI DI TUTELA – Per molte di queste richieste sono già partite azioni giudiziali per accertare l’inesistenza del credito sollecitato e ceduto. In diversi casi, poi, i debitori hanno anche la possibilità di risolvere la questione attraverso le procedure di risoluzione della crisi da sovraindebitamento, anche se, nonostante le richieste di tutte le associazioni dei consumatori nazionali, il Governo non ha inteso anticipare l’entrata in vigore della più favorevole normativa già introdotta.
COSA PUO’ FARE IL CITTADINO – Il consiglio per tutti è di segnalare le richieste scritte di pagamento che risultano anomale, soprattutto nel caso in cui si tratti di atti giudiziari, che spesso pervengono ai consumatori sotto forma di ingiunzione europee di pagamento (in quanto i crediti sono ceduti a società lussemburghesi), rivolgendosi agli sportelli della rete territoriale di Confconsumatori A QUESTO LINK, oppure scrivendo a risparmio@confconsumatori.it
L’APPELLO DI CONFCONSUMATORI AL GOVERNO – Nel frattempo, Confconsumatori rende noto di aver chiesto, in sede di audizione della legge di Bilancio, alla X commissione parlamentare della Camera dei Deputati, l’introduzione nella finanziaria di una norma che sospenda sino al termine della pandemia e per l’anno successivo, tutte le azioni di recupero dei crediti deteriorati che le Banche e loro aventi titolo possono svolgere nei confronti dei consumatori.
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BPB, dai nuovi vertici ancora poche aperture Nonostante il rinnovo del CDA e la richiesta di un tavolo per le controversie, la Popolare di Bari tace. Il Coordinamento: «il cambio di rotta non c’è stato».
Bari, 15 dicembre 2020 – «Prendiamo atto che l’auspicato cambio di rotta rispetto al passato da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Bari con conseguente apertura alle istanze dei risparmiatori non c’è stato». È questo il commento lapidario del Coordinamento istituito dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, Confconsumatori Brindisi, Osservatorio LIDU sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, l’ACU Calabria e Confconsumatori Brindisi, a distanza di oltre due settimane dalla richiesta, inoltrata ai vertici della Banca Popolare di Bari, di istituire un tavolo delle trattative volto a dirimere in via bonaria le controversie con i risparmiatori.
Il Coordinamento, il quale costituisce un fronte compatto di Associazioni che da anni tutelano i diritti dei consumatori, nelle scorse settimane aveva proposto ai vertici della Banca Popolare di Bari l’istituzione di un tavolo delle trattative volto al bonario componimento delle controversie, nell’ambito del quale ogni singola posizione fosse analizzata, valutata e discussa singolarmente.
Il Coordinamento, inoltre, aveva espresso, sin da subito, in modo chiaro, la propria contrarietà a previsioni “preconfezionate” contenenti, ad esempio, le misure massime di indennizzo, i requisiti che il risparmiatore deve rivestire (es. reddito, condizioni di salute, ecc.) e/o l’esclusione di determinate tipologie di titoli.
«Prendiamo atto – afferma l’avvocato Emilio Graziuso, Presidente del Coordinamento – che la Banca non ha fornito alcun riscontro alla nostra richiesta dimostrando, in tal modo, di non voler risolvere bonariamente le controversie con i risparmiatori. Tale chiusura alla nostra proposta appare del tutto incomprensibile, anche alla luce delle numerose e costanti pronunzie ottenute dinnanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie che hanno riconosciuto il diritto al risarcimento del danno dei nostri associati. Allo stato attuale, quindi, l’avvio di azioni giudiziarie rimane l’unica strada per i risparmiatori per cercare di ottenere il riconoscimento dei propri diritti e, di conseguenza, la restituzione del proprio denaro».
Dal Coordinamento fanno sapere che soltanto nell’ultima settimana quattro associati dello stesso hanno ottenuto provvedimenti favorevoli dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie nei confronti della Banca Popolare di Bari. «L’Arbitro ha accolto integralmente la nostra linea difensiva – conclude l’avvocato Graziuso, che ha assistito i risparmiatori nelle controversie dinnanzi all’Arbitro – riconoscendo la violazione da parte della Banca degli obblighi sulla stessa gravanti ed il diritto al risarcimento del danno dei nostri associati. Continueremo, quindi, a dare battaglia dentro e fuori le aule di Tribunale».
Per informazioni: coordinamentoconsumatori@gmail.com; tel. 347 – 0628721.
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