Palermo, 24 febbraio 2023 – Si è tenuta ieri a Palermo la prima riunione dell’Osservatorio regionale per il trasporto aereo, l’organismo fortemente voluto dal presidente della Regione Renato Schifani per monitorare il traffico aereo da e per la Sicilia e contrastare l’aumento esorbitante delle tariffe, specialmente nei periodi di alta stagione. Tra i rappresentanti designati anche Carmelo Calì, componente designato dal CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) e vicepresidente di Confconsumatori.
I COMPONENTI – Il tavolo riunisce, tra gli altri, i rappresentanti dei sei aeroporti siciliani, dell’Enac, della facoltà di Statistica dell’Università di Palermo e dei Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, con l’obiettivo di rendere più funzionali i servizi ai viaggiatori, contrastare il caro tariffe e monitorare il traffico aereo. All’incontro, presieduto dall’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò, hanno partecipato Salvatore Ombra e Giovanni Amico, presidente e rappresentante di Airgest; Natale Chieppa, Francesco Randazzo e Giovanni Scalia, rispettivamente direttore generale, presidente e amministratore delegato di Gesap; Giovanna Candura e Daniele Casale, presidente e responsabile commerciale aviation di Sac; Mariano Rodi, presidente aeroporto di Pantelleria; i docenti di Statistica dell’Università di Palermo Massimo Attanasio e Filippa Bono; Carmelo Calì, componente designato dal CNCU e vicepresidente di Confconsumatori; in collegamento da Roma, Sabrina Paris, direttore dell’ufficio statistiche di Enac.
«Oggi abbiamo posto le basi affinché gli aeroporti siciliani comincino a interagire – ha detto Alessandro Aricò – costituendo una rete aeroportuale. Vogliamo inaugurare una strategia che aiuti a fare sistema, a migliorare i servizi e porsi nei confronti delle compagnie con una visione unitaria. Abbiamo avuto, inoltre, la possibilità di interloquire con i rappresentanti dei sei aeroporti siciliani, con l’Enac e con chi rappresenta i consumatori per mettere a fuoco in maniera più nitida i contorni della questione del caro-voli. L’Università di Palermo ci aiuterà ad assemblare e a interpretare i dati statistici sui biglietti aerei. Abbiamo l’obbligo di far viaggiare i venti milioni di passeggeri che transitano dai nostri scali a prezzi più ridotti. L’insediamento dell’Osservatorio è un altro passo che il governo fa dopo l’esposto del all’Antitrust e l’arrivo di un terzo vettore che collegherà la Sicilia col continente».
«Il caro voli da e per la Sicilia è un problema antico e purtroppo sempre attuale, che abbiamo sempre denunciato – ha commentato a margine dell’evento l’avvocato Carmelo Calì – Siamo contenti che, adesso, se ne facciano carico finalmente le istituzioni e, in particolare la Regione Siciliana con l’istituzione dell’Osservatorio. E’ importante che siano stati coinvolti tutti i soggetti del settore, oltre che l’Università, perché in tal modo la questione potrà essere affrontata unitariamente, con il dovuto approccio e, per come ci auguriamo, risolta. E’ sempre più chiaro, infatti, che il salasso che i siciliani subiscono dalle compagnie aeree non può essere derubricato, come le stesse vorrebbero, a semplice lamentela delle associazioni dei consumatori».