Parma, 25 novembre 2020 – Con un contributo scritto indirizzato alla X Commissione della Camera dei Deputati, Attività produttive, commercio e turismo, Confconsumatori ha inviato alcune proposte per una Legge di Bilancio vicina ai consumatori, alle famiglie e al terzo settore, senza dimenticare il delicato tema del sovraindebitamento al quale, nelle scorse settimane, l’associazione ha dedicato ben due webinar trasmessi in diretta anche sulla piattaforma Facebook (LINK e LINK).
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Sospensione mutui: accolta la proposta di Confconsumatori Su suggerimento dell’associazione, innalzato a 400 mila euro il limite massimo per accedere alla sospensione dei mutui prevista dalla Legge Gasparrini
Parma, 2 maggio 2020 – La legge di conversione del Decreto Legge Cura Italia ha ampliato la platea dei mutui contratti per l’acquisto della prima casa soggettivi a sospensione, una manovra che potrà essere utile a molte famiglie in questo periodo di crisi da Covid-19.
Il D.L., in origine, dava la facoltà di accedere alla sospensione prevista dalla legge Gasparrini per i mutui di importo erogato sino a 250 mila euro. Confconsumatori, nel corso dell’iter di conversione, aveva segnalato a Banca d’Italia, Ministeri competenti e Senato che detta norma era limitativa e aveva proposto l’innalzamento del limite a 400 mila euro.
In seguito, la proposta dell’associazione è stata accolta dalle autorità: restano così immutati i requisiti soggettivi (perdita del lavoro, cig, perdita di fatturato) ed oggettivi (abitazione non di lusso) di accesso previsti nell’originaria formulazione.
Ora, con la legge di conversione i mutui sospendibili, con tanto di contribuzione statale sugli interessi maturati per effetto della sospensione, è stato innalzato esattamente a 400 mila euro. Restano fermi i requisiti soggettivi (perdita del lavoro, cig, perdita di fatturato) ed oggettivi (abitazione non di lusso) previsti nell’originaria formulazione.
Confconsumatori non si ferma qui. Avendo raggiunto accordi con ABI e ASSOFIN per la sospensione anche di altro genere di finanziamenti alle famiglie, attende l’adesione numerosa di Banche e Finanziarie ai protocolli sottoscritti, nell’interesse delle famiglie e delle stesse Banche.
Confconsumatori ricorda che l’associazione, attraverso le proprie sedi territoriali, è a disposizione di consumatori, cittadini e utenti per la tutela dei loro diritti.
A questo link è possibile contattare gli sportelli delle sedi territoriali più vicine.
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Sospensione mutui e prestiti: nuovi protocolli ABI-Assofin I nuovi accordi, firmati dalle associazioni dei consumatori, consentono di sospendere temporaneamente i pagamenti per il periodo di emergenza Covid-19
Parma, 2 maggio 2020 – Al fine di agevolare la situazione di tante famiglie italiane, ABI (Associazione Bancaria Italiana) e Assofin (Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare) insieme a diverse Associazioni dei consumatori, tra cui Confconsumatori, hanno realizzato due documenti che danno la possibilità di sospendere le sospendere per un tempo definito la quota capitale delle rate dei mutui garantiti da immobili e degli altri finanziamenti a rimborso rateale. «ABI ed Assofin – commentano da Confconsumatori – hanno dimostrato sensibilità nei confronti delle esigenze straordinarie e manifeste che sono emerse nell’attuale periodo di emergenza sanitaria».
I requisiti e le condizioni soggettive di accesso agli accordi sono le medesime per entrambi i documenti: cessazione del rapporto li lavoro subordinato o atipico, cassa integrazione, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per 30 giorni consecutivi e perdita di fatturato per i lavoratori autonomi
ABI – Accordo di sospensione mutui ipoteca immobili e prestiti chirografari a rimborso rateale
Questo accordo realizzato con ABI permette di sospendere fino a 12 mesi la quota capitale delle rate scadute e non pagate dopo il 31 gennaio 2020 dei mutui garantiti da immobili e le rate dei pagamento dei finanziamenti non garantiti da garanzia reale, a rimborso rateale e con mutui garantiti da immobili erogati per finalità diverse dall’acquisto della prima casa oppure, pur essendo connessi a tale acquisto, non presentano le caratteristiche idonee all’accesso del Fondo Gasparrini, (link al precedente comunicato).
La richiesta dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2020.
Assofin – Moratoria COVID 19 per il credito ai consumatori
I titolari di contratti di credito ai consumatori che, per emergenza Covid-19 si trovino in difficoltà nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 e il 30 giugno 2020, possono chiedere la sospensione del pagamento della rate dei finanziamenti di importo superiore a 1.000 euro (importo finanziato) e durata originaria superiore a 6 mesi, concessi da banche e intermediari finanziari a favore di consumatori e stipulati fino al momento in cui verrà lanciata la moratoria. Questo accordo, inoltre, prevede la possibilità di sospendere anche la cessione di quinto, per una durata di 6 mesi e sarà anche possibile sospendere solo la parte capitale.
Ancora oggi, però, non è stata resa disponibile la modulistica e non è stato ancora stilato l’elenco delle finanziarie aderenti all’accordo. Le associazioni dei consumatori aderenti, tra cui Consumatori, hanno chiesto la pubblicazione delle adesioni: «Invitiamo – esorta Confconsumatori – le Banche e le finanziarie ad aderire al più presto agli accordi e a rendere nota la loro adesione». Confconsumatori ha inoltre chiesto ad Assofin di invitare gli intermediari, in caso di richiesta, a fornire al consumatore un preventivo dell’aumento della rata successiva alla sospensione del pagamento, proponendo anche, in alternativa, di allungare il piano di ammortamento.
I consumatori che volessero usufruire dei protocolli, possono contattare le sedi territoriali di Confconsumatori per ricevere assistenza nella preparazione e nell’invio della domanda. I riferimenti delle sedi dell’associazione sono disponibili a QUESTO LINK
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Accordo ABI-Consumatori: sostegno alle famiglie Confconsumatori ha partecipato alla stesura dell’accordo tra ABI e le associazioni dei consumatori per dare aiuti immediati alle famiglie
Parma, 22 aprile 2020 – Possibilità di sospendere fino a 12 mesi la quota capitale delle rate dei mutui garantiti da immobili e degli altri finanziamenti a rimborso rateale: è questo l’accordo che Abi (Associazione Bancaria Italiana) e le Associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, La Casa del consumatore, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale dei consumatori) hanno raggiunto nei giorni scorsi, che amplia le misure di sostegno alle famiglie e ai lavoratori autonomi e liberi professionisti colpite dall’evento epidemiologico da Covid 19.
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A Prato l’incontro sulle criticità bancarie Un aiuto per interpretare i contratti di mutuo e, in generale, per individuare e comprendere le criticità bancarie
Prato, 29 giugno 2016 – Si è svolto ieri pomeriggio, con un bel successo, l’incontro informativo, promosso dalla Confconsumatori di Prato in collaborazione con l’Aics di Prato e la GMB Finance, sulle criticità bancarie. Tra le molte persone intervenute diversi hanno chiesto chiarimenti in generale sulle criticità bancarie, altri, che avevano già precedentemente preso contatto con l’associazione, hanno portato una copia del loro contratto di mutuo per farlo analizzare.
Dopo il saluto iniziale del presidente della Confconsumatori Marco Migliorati e del presidente dell’AICS Massimo Pierri, ha preso la parola il consulente finanziario Andrea Agresti spiegando che cosa sono le criticità bancarie e come la GMB, che collabora con Confconsumatori, è organizzata per individuarle. Successivamente il titolare della GMB, Giamarco Bardelli e la consulente Francesca Romana Tuffi hanno informato i presenti dell’attività fin qui svolta dalla GMB, sui tanti tipi di contratto monitorati dai quali emerge che il 65% dei contratti presentano criticità bancarie per i quali è possibile recuperare dei soldi.
Sono poi arrivate le tante domande del pubblico che hanno avuto risposte molto precise e complete e al termine vi è stato l’applauso dei presenti che sono rimasti molto soddisfatti dell’incontro. “Da settembre – ha detto il presidente della Confconsumatori di Prato Marco Migliorati – inizieremo a fissare un incontro al mese per dare informazioni con dei consulenti finanziari sulle materie bancarie perché il nostro motto è “Informare per formare” e siamo convinti che questa attività per i cittadini vale molto di più di tante parole o azioni di protesta. Invitiamo pertanto tutti i cittadini che hanno stipulato un mutuo, anche se ormai già chiuso da non oltre 10 anni, a contattare la Confconsumatori di Prato al 3804640227 e far verificare se su di esso vi siano criticità bancarie”.
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Sospesa esecutività del mutuo Importante ordinanza del Tribunale di Catania. Stop a richieste di pagamento eccessive e generiche. Disposta Consulenza Tecnica d'Ufficio
Catania, 21 novembre 2014 – Il Giudice della Quarta Sezione Civile del Tribunale di Catania, Dott.ssa Concetta Grillo, con un’ordinanza depositata in questi giorni ha sospeso l’esecutività di un contratto di mutuo in virtù del quale la banca aveva intimato ad un consumatore il pagamento della complessiva somma di 146.279,89 € per residuo capitale in virtù di mutuo, rate arretrate, interessi di mora, diritti di commissione e conguaglio rischi cambio. L’ordinanza é stata emessa nel giudizio di opposizione a precetto prontamente opposto dal cliente della banca dopo che gli era stato notificato atto di precetto contenente l’intimazione di pagamento.
Nell’opposizione era stata evidenziata l’illegittimità delle pretese della banca con contestazioni specifiche delle singole voci di credito anche con il raffronto delle somme richieste in passato, con altro atto di precetto del 1993. Ed il Giudice ha osservato infatti che l’opponente ha dedotto “l’illegittimità del precetto sotto il profilo dell’eccessività delle somme richieste specificamente contestando le voci di credito di cui al precetto deducendo con specifico riferimento alla somma (superiore a 91.000 €) richiesta a titolo di interessi la genericità della pretesa, la mancata indicazione del tasso applicato e l’omessa indicazione della sorte capitale sulla quale gli interessi sarebbero stati maturati e l’entità delle somme pagate successivamente all’intimazione del primo precetto”.
Con la medesima ordinanza é stata disposta Consulenza Tecnica d’Ufficio al fine di quantificare il credito tenendo conto del contenuto del contratto sottoscritto dalle parti e dei versamenti effettuati anche successivamente alla notifica del primo atto di precetto, nonché di accertare se siano stati addebitati interessi superiori al tasso soglia ex lege 108/1996, legge 28.02.2001 e art. 644 c.p. per come eccepito nell’opposizione. Il Giudice, dopo aver rilevato che nel frattempo la banca ha eseguito pignoramento immobiliare sulla scorta dell’atto di precetto opposto, ha così sospeso l’esecutività del titolo, che adesso determinerà, in attesa che si faccia chiarezza, la sospensione anche della predetta procedura esecutiva che é stata intrapresa.
«Le banche continuano ancor oggi a richiedere indiscriminatamente a vario titolo somme non solo illegittime ma senza dare ragione dei criteri dei loro incomprensibili ed ingiustificati calcoli. Per tali motivi é importante che i consumatori reagiscano a tali deplorevoli comportamenti in tempo utile e senza perdere tempo» ha dichiarato l’avv. Carmelo Calì, Presidente di Confconsumatori Sicilia che assiste in giudizio il consumatore.
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