Parma, 26 luglio 2019 – Occasioni concrete di confronto tra cittadini, Istituzioni e addetti ai lavori per capire come intercettare, prevenire e assistere le situazioni di fragilità negli anziani, in aumento in tutta Italia. Sono iniziati gli incontri territoriali del progetto nazionale “Anziano fragile: verso un welfare comunitario” finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e realizzato dalle associazioni Confconsumatori e ANCeSCAO. I primi due appuntamenti si sono tenuti venerdì 7 giugno a Poggio a Caiano, in provincia di Prato, e sabato 8 a Dolo, in provincia di Venezia. Seguiranno ulteriori 18 incontri in altre città italiane che si concentreranno nella seconda metà del 2019, fino all’incontro finale conclusivo a Parma nel 2020.
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Via agli incontri di “Anziano Fragile” Inizia il viaggio di Confconsumatori e ANCeSCAO in 20 città italiane per promuovere il “Welfare comunitario”: idee e strumenti per reagire a un’emergenza sociale. Si parte da Prato e Dolo.
Prato, 30 maggio 2019 – Iniziano da Prato gli incontri territoriali del progetto nazionale “Anziano fragile: verso un welfare comunitario” finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e realizzato dalle associazioni Confconsumatori e ANCeSCAO. I primi due appuntamenti saranno venerdì 7 giugno a Poggio a Caiano, in provincia di Prato, e sabato 8 a Dolo, in provincia di Venezia. Seguiranno ulteriori 18 incontri in altre città italiane che si concentreranno nella seconda metà dell’anno.
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Rette anziani: nuova vittoria a Biella La figlia in difficoltà sollevata dall’obbligo di pagare la retta del ricovero della madre. Emergenza fragilità: per Confconsumatori serve il dialogo con le Istituzioni
Parma-Pisa, 16 marzo 2019 – Una nuova importante vittoria che alza il velo sulle difficoltà che tantissime famiglie italiane sopportano per assicurare cure e assistenze dignitose al proprio parente malato o non più autosufficiente. Il Tribunale di Biella ha annullato un decreto ingiuntivo da oltre 11 mila euro e ha sollevato la figlia, in difficoltà economiche, a provvedere al pagamento della retta per il ricovero della madre. Una vittoria di Confconsumatori Pisa che rappresenta una boccata d’ossigeno per tante famiglie in ginocchio.
FRAGILITA’: UN’EMERGENZA PER LE FAMIGLIE – Quella per la tutela delle famiglie con anziani fragili, malati o non autosufficienti, è una battaglia che Confconsumatori ha avviato diversi anni fa, dopo aver ricevuto tante richieste di aiuto dai famigliari che non riuscivano a sostenere i costi delle rette delle Rsa. Confconsumatori si è spesa non solo nelle aule di tribunale, ma prima di tutto cercando il dialogo con le Istituzioni: sia con il convegno nazionale “Emergenza Alzheimer: i malati e i loro famigliari” sia con il progetto “Anziano fragile: verso un welfare comunitario”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
IL CASO DELLA FAMIGLIA DI PISA – La figlia di una donna ricoverata in una struttura privata convenzionata si era rivolta alla Confconsumatori di Pisa per chiedere aiuto dopo che, per sopraggiunte difficoltà economiche, non era più in grado di onorare l’impegno a provvedere al versamento della retta, che le era stato fatto firmare al momento del ricovero della madre. Su consiglio dell’avvocato di Confconsumatori Giovanni Longo la figlia aveva comunicato alla struttura di voler recedere dall’impegno per problemi economici, ma, di tutta risposta, aveva ricevuto un decreto ingiuntivo per oltre 11 mila euro.
LA SENTENZA – A quel punto la figlia ha deciso di affidarsi all’avvocato di Confconsumatori, Giovanni Longo, che ha opposto il decreto e sollevato, fra le varie eccezioni, anche la questione circa il valore giuridico da attribuire all’impegno economico sottoscritto dalla figlia della ricoverata e alla non trascurabile circostanza che la figlia avesse oramai receduto da tempo da tale impegno, non più quindi vincolante nei suoi confronti. Longo ha richiamato precedenti giurisprudenziali, fra cui la sentenza n. 448/2016 della Corte d’Appello di Bologna, ricordando che La Suprema Corte si era già pronunciata stabilendo che dopo l’esercizio del suddetto recesso, nulla è dovuto da parte del parente obbligato. Secondo la Cassazione, il parente che si è precedentemente vincolato avrà la “facoltà del recesso unilaterale, prevista ex art.1373 c.c. per i contratti ad esecuzione continuata o periodica, che rappresenta una causa estintiva ordinaria di qualsiasi rapporto di durata a tempo indeterminato, rispondendo all’esigenza di evitare la perpetuità del vincolo obbligatorio, in sintonia con i principi di buona fede nell’esecuzione del contratto”. Il Tribunale di Biella con la sentenza 118/2019 dell’1.3.2019 ha dato ragione alla figlia. «Una sentenza importante, – ha commentato Longo, in quanto ha ribadito nuovamente che se l’anziano ricoverato non è più in grado di sostenere il costo della retta della RSA con propri mezzi, i famigliari non possono essere obbligati al pagamento, e nel caso si fossero precedentemente impegnati, possono in qualunque momento recedere dall’impegno assunto».
«Una “boccata d’ossigeno” – secondo Gabriele Pardo, presidente di Confconsumatori Pisa – per tutti coloro che hanno parenti anziani ricoverati in Rsa e che si sono obbligati a pagare la retta di ricovero. Inviando una raccomandata di recesso, possono finalmente sospendere i pagamenti. L’unico soggetto che deve sostenere i costi, sempre che ne abbia i mezzi, è l’anziano ricoverato, e nessun altro».
Scarica la sentenza del Tribunale di Biella
- Marzo, 21
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Da Bologna via al progetto “Anziano Fragile” Confconsumatori e ANCeSCAO insieme per promuovere il “Welfare comunitario”. Monitoraggi, incontri e best practice per reagire a un’emergenza sociale
Bologna, 15 novembre 2018– Nei giorni scorsi si è svolta a Bologna la prima iniziativa del progetto nazionale “Anziano fragile: verso un welfare comunitario” finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e realizzato dalle associazioni Confconsumatori e ANCeSCAO. Il progetto si propone di realizzare un’articolata azione di tutela, inclusione, informazione e valorizzazione della popolazione anziana, con un’attenzione particolare alle situazioni di fragilità. Le attività saranno caratterizzate, in particolare, dal coinvolgimento delle famiglie degli anziani, ma anche di Enti e realtà locali che si occupano di assistenza e cura, al fine di fare emergere ciò che funziona meglio (best practice) in una determinata realtà territoriale e valorizzarlo in ambito nazionale. Lo scopo ultimo è quello di accrescere la sensibilità sul tema a tutti i livelli e stimolare una maggiore omogeneità dei servizi offerti nei diversi territori.
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Piano Demenze: serve un finanziamento Confconsumatori sostiene la petizione di Federazione Alzheimer: una richiesta in linea con il progetto "Anziano Fragile" promosso con Ancescao
Parma, 7 novembre 2018 – Confconsumatori, sostiene la petizione per finanziare il Piano Nazionale Demenze promossa dalla Federazione Alzheimer Italia e invita i propri associati a non fare mancare la propria firma. Si tratta di una battaglia condivisibile e importante per Confconsumatori, che a novembre 2017 aveva organizzato il “convegno “Emergenza Alzheimer: i malati e i loro familiari“ [sfoglia gli Atti del convegno], in occasione del quale era emersa chiaramente l’esigenza di ripensare una politica socio-sanitaria che valorizzi gli anziani in buona salute e che, soprattutto, segua l’accrescimento delle fragilità con risposte diversificate, adeguate ai bisogni di assistenza e di cura. Anche dall’esperienza di quel convegno è nato il progetto nazionale, “Anziano fragile: verso un welfare comunitario” in partnership con l’associazione ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri sociali, Comitati Anziani e Orti), che si propone di accrescere la sensibilità sul tema della fragilità a tutti i livelli e stimolare una maggiore omogeneità dei servizi offerti nei diversi territori. Le medesime finalità del progetto “Anziano fragile” sono chiaramente espresse nel Piano Demenze, le cui strategie, però, sono rimaste in gran parte inattuate per mancanza di fondi.
Per richiamare attenzione sulla petizione la Federazione Alzheimer Italia ha inviato al Ministro della Salute Giulia Grillo il 20 settembre scorso, alla vigilia della XXV Giornata Mondiale Alzheimer il video che volentieri Confconsumatori ripropone di seguito, chiedendo al Ministro di impegnarsi con un gesto concreto in nome dei diritti di 1.241.000 malati che si contano in Italia e delle loro famiglie. Concretamente si richiede di destinare fondi al Piano Nazionale Demenze, approvato ormai da 4 anni ma ancora non finanziato, affinché malati e familiari possano avviare quei percorsi di cura necessari per migliorare la loro vita, avvolta tuttora nella gestione solitaria di una malattia devastante, caratterizzata da scarsi servizi e radicato stigma sociale.
Il video di 3 minuti si apre con la testimonianza di Kate Swaffer, 60enne australiana a cui è stata diagnosticata la demenza 10 anni fa e che da allora gira il mondo per dire a tutti “Guarda la persona, non la demenza”. Kate, presidente di DAI (Dementia Alliance International), l’associazione mondiale dei malati si è unita alla Federazione Alzheimer Italia e all’assessore alle Politiche sociali, salute e diritti del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, per chiedere al Ministro di ascoltare attraverso la sua voce le richieste di tutte le persone con demenza e di mettere sempre in primo piano le loro esigenze. I fondi per il Piano Nazionale Demenze consentirebbero il concretizzarsi di interventi che aiutino davvero su scala nazionale malati e famiglie ad affrontare le difficoltà di ogni giorno.
Per firmare la petizione è sufficiente aderire alla campagna sul sito Change.org fornendo nome, cognome e indirizzo e-mail.
- Novembre, 7
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- Anziano fragile, Rapporti con Pubblica Amministrazione, Salute
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Anziano Fragile: via al progetto di Confconsumatori e ANCeSCAO Monitoraggio, informazione e circolazione delle best practice: tante iniziative per reagire a un’emergenza sociale
Giovedì 6 settembre 2018 – Confconsumatori e ANCeSCAO hanno avviato nel mese di settembre il progetto nazionale “Anziano fragile: verso un welfare comunitario”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che si propone di realizzare un’articolata azione di tutela, inclusione, informazione e valorizzazione della popolazione anziana, anche attraverso il coinvolgimento di Enti e realtà locali che si occupano di assistenza e cura.
- Settembre, 6
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- Anziano fragile, Salute, Servizi e Società
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