Parma, 4 Luglio 2011 – Nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina e nel quale l’Enac ha presentato il proprio rapporto sul 2010 sono emerse alcune questioni importanti. Innanzitutto un dato di cui tener conto è quello relativo al traffico sugli aeroporti nazionali che ha registrato un aumento del 7% dei passeggeri, pari a 9 milioni in più rispetto all’anno precedente. E, tenendo conto del periodo di crisi e delle previsioni per i prossimi anni nei quali il traffico aereo é destinato ad aumentare, non si può non affermare e convenire che la priorità é, e resta, l’assistenza e la tutela dei passeggeri.

La questione non può essere affrontata soltanto sotto l’aspetto della tutela di fronte a disservizi ed inadempimenti, ma bisogna avere la capacità di andare oltre. E capire come il sistema italiano si stia attrezzando per promuovere e organizzare i servizi nel miglior modo possibile. Possiamo ritenere definitivamente chiusa la fase nella quale il trasporto aereo aveva tutte le giustificazioni possibili per andare avanti con “aggiustamenti progressivi”, ma adesso bisogna aprirne un’altra nella quale il sistema deve darsi un progetto unitario e complessivo.

Nel far ciò, occorre rivedere anche il proprio rapporto con i consumatori, e con le associazioni dei consumatori, che non sono dei fastidiosi “bastian contrari”. Il rapporto tra operatori del settore e consumatori deve essere ripensato e al consumatore deve essere garantito un posto da protagonista del mercato, e non semplicemente da comparsa.

Ciò, naturalmente, non significa abbassare il livello di guardia rispetto alla tutela in caso di disservizi e inadempimenti, che devono avere anzi attenzione ancor maggiore.

“Per proiettarci nel futuro – ha dichiarato l’avv. Carmelo Calì,  rappresentante C.N.C.U. nel Comitato tutela diritti del passeggero presso Enac e responsabile nazionale trasporti di Confconsumatori – é necessario un salto di qualità, da parte di tutti, perché il futuro del trasporto aereo impone una visione più ampia delle problematiche in campo, che non si riduce al pur importante settore dei risarcimenti ai passeggeri, che hanno diritto ancor prima a servizi di qualità, come richiede anche il Codice del Consumo.