Truffe bancarie online: rimborsati 1800 euro a un consumatore grossetano L'Abf ha condannato la Banca a restituire le somme derubate dai malviventi al cliente. L'ennesimo caso di truffa bancaria online della Toscana

Firenze, 18 ottobre 2022 – Continua la scia delle truffe bancarie online commesse ai danni dei consumatori toscani, assistiti dalle sedi territoriali di Confconsumatori. Dall’inizio dell’anno a oggi sono circa 90 i cittadini che si sono rivolti agli sportelli di Confconsumatori Toscana per ricevere aiuto dopo essere stati derubati attraverso tecniche di raggiro digitali. Per un grossetano, giunge finalmente una buona notizia.
LA DECISIONE DELL’ABF – Con la decisione n.13269/2022 del 20 settembre 2022 l’Abf Collegio di Bologna ha condannato una Banca a restituire 1800 euro a un malcapitato grossetano che si era visto sottrarre, in pochi minuti, tutti i risparmi sul conto, poi utilizzati dai malviventi in operazioni di pagamento estero. I malviventi sono riusciti a trasferire 1300 euro sulla carta ricaricabile del soggetto truffato e hanno poi effettuato un pagamento in Lituania. Allo stesso tempo, hanno ottenuto l’accesso alla carta di credito e pagato online, sempre in Lituania, altri 500 euro. La Banca ha subito rigettato il reclamo, adducendo la colpa grave del cliente e confermando la sicurezza del proprio sistema informatico. L’uomo era stata vittima dei cosiddetti phishing (e-mail fasulle inviate a nome della Banca) e smishing (sms inviato nella chat messaggistica autentica della Banca), attraverso i quali i truffatori carpiscono agli utenti bancari, che agiscono in tutta buona fede, credenziali e informazioni per accedere ai conti correnti e soprattutto – evoluzione recente – alle carte di pagamento (sia di credito che bancomat e ricaricabili). L’Arbitro bancario, con il lodo 13269/22, ha rilevato la responsabilità della Banca in quanto l’operazione di ricarica risultava effettuata con un solo fattore di sicurezza (il pin) mentre le norme attuali prevedono che le operazioni di pagamento online debbano essere autorizzate mediante due fattori a conoscenza del solo cliente, e non è sufficiente il solo pin. Rispetto invece al pagamento di 500 euro sulla carta di credito, l’Arbitro ha rilevato che la documentazione prodotta dalla Banca non era univoca, cioè non dava prova dell’orario di invio sul cellulare del cliente del codice otp.
Confconsumatori Toscana, ormai in prima linea per combattere l’emergenza delle truffe digitali online, è disponibile con tutti i propri sportelli territoriali indicati nella sezione Dove siamo oppure nel sito www.confconsumatoritoscana.it. Inoltre chi è in difficoltà può rivolgersi direttamente all’indirizzo mail toscana@confconsumatori.