Catania, 11 Gennaio 2012 – Vacanza rovinata: un’altra importante sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Catania ha riconosciuto il diritto di quattro turisti, due coppie, ad essere risarciti della somma di 800 € ciascuno in seguito all’inadempimento del tour operator.

I consumatori avevano acquistato un pacchetto turistico “tutto compreso” per una vacanza a Malta, con viaggio in catamarano e soggiorno in albergo con vista mare. Tuttavia la vacanza é stata purtroppo ricca di spiacevoli sorprese per il susseguirsi di gravi disservizi e inadempimenti rispetto a quanto contrattualmente previsto. Il viaggio ha avuto inizio con un guasto all’impianto di climatizzazione del catamarano che ha comportato un ritardo nell’arrivo a destinazione di quasi un’ora. Giunti in albergo ai turisti sono state assegnate delle camere carenti dal punto di vista igienico e della pulizia, con lenzuola sporche , palesemente non lavate. Nonostante le proteste, solo il giorno successivo ai turisti sono state assegnate altre stanze, ma presso un’altra struttura alberghiera , in camere senza vista mare , come invece promesso e pattuito, e con la beffa di una richiesta di pagamento di un supplemento di 35 euro a persona.

Il Giudice ha individuato nel comportamento del tour operator una violazione del norme del Codice del Consumo, ed in particolare degli articoli 93, 94, 95 e 98. Nel corso dell’istruttoria é emerso che le contestazioni sono state immediatamente effettuate sul posto ma senza alcun esito, almeno per il primo giorno. Inoltre le specifiche lamentele non solo sono state provate in parte con documentazione fotografica, ma addirittura alcune di queste non sono state neppure contestate, anzi sono state ammesse in sede di interrogatorio formale dal titolare del tour operator.

Il Giudice ha quindi riconosciuto ai consumatori il diritto al risarcimento per il minore godimento della vacanza e per i disagi sopportati, come conseguenza dell’inadempimento dell’operatore turistico. Ed ha così quantificato tale danno nella misura di 800 € per ciascuna persona, oltre interessi e spese del giudizio.

«Spesso di fronte a casi come questi, i consumatori sul momento si arrabbiano moltissimo, come é giusto, ma poi lasciano stare. Questa ulteriore sentenza conferma, invece, che la strada da percorrere è altra. Perché le condanne da parte dei giudici non costituiscono solo il giusto risarcimento per un torto subito, ma un deterrente contro il ripetersi di casi analoghi» – ha dichiarato l’avv. Carmelo Calì, Presidente di Confconsumatori Sicilia, che ha assistito in giudizio i quattro consumatori.

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