
July 4, 2014
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By:
Confconsumatori Nazionale/
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- Shopping Online / Online Shopping
Gli acquisti possono, in genere, essere pagati con differenti modalità.
Se si sceglie il pagamento “in contrassegno”, si potrà comodamente attendere che il pacco arrivi al domicilio indicato nel modulo d’ordine (anche diverso dall’indirizzo di residenza) e pagare il corriere al momento della consegna. In alternativa, è possibile scegliere le modalità elettroniche di pagamento, ossia carte di credito e prepagate.
Grazie alle recenti modifiche introdotte dalla normativa europea,[1] il venditore non potrà applicare alcun costo aggiunto alle transazioni avvenute con carta di credito.
Per un utilizzo “senza pensieri” degli strumenti di pagamento elettronici, esistono apparati che garantiscono la protezione e la privacy dei dati inseriti in fase di pagamento. Verified by Visa e MasterCard®SecureCode. 3-D Secure™, ad esempio, sono sistemi che richiedono di immettere un PIN univoco generato elettronicamente al momento del pagamento e che viene trasmesso, in genere, sul cellulare del proprietario della carta. Ciò quindi, garantisce che nessun altro possa usare la carta se non possiede, contemporaneamente, l’accesso al numero telefonico associato. Altri sistemi come Pay Pal, invece, sono stati creati per evitare di inserire i dati della carta ad ogni pagamento elettronico. Infatti, attraverso la semplice registrazione al sito e una serie di passaggi per associare a se stessi la carta di credito che si intende usare per gli acquisti online, vengono attribuiti un indirizzo mail e una password che basteranno per fare ogni tipo di transazione a distanza in tutta sicurezza.
E’ sempre meglio servirsi solo di siti commerciali fidati. Si riconoscono perché, quando si inseriscono le informazioni necessarie per il pagamento, l’indirizzo della pagina comincerà sempre con “https://….” Quindi controllare sempre questo dettaglio: è utile per evitare frodi!
[1]Ancora una volta, a stabilire questo principio è il D.lgs. n. 21 del 21/02/2014, in vigore dal 13 giugno 2014. Viene modificato in questo senso l’art. 62 del Codice del Consumo.