Dal prossimo 11 marzo scattano maggiori obblighi informativi sulle etichette: dovranno infatti essere indicati tutte le sostanze che possono scatenare reazioni allergiche , così come la durata del preparato dopo la prima apertura della confezione . Così anche i cosmetici diventano dei prodotti trasparenti. Ecco un po’ di istruzioni per l’uso.

Acquisti una crema in profumeria e speri, anzi esigi dato il prezzo pagato, in un miracolo immediato: la rigenerazione della pelle di tutto il corpo e la rinascita tipo Venere. Invece l’infido barattolo ti riserva l’amara sorpresa di una dermatite alla prima applicazione, cioè ti ritrovi tutta cosparsa di orrendi brufoletti rossi tipo morbillo. Cosa è successo? Hai conservato male la crema aperta da non si sa quanto; il barattolo è stravecchio e non ricordi più da quando lo conservi amorevolmente per la grande occasione; non riporta gli aromi e tu sei allergica al profumo contenuto in dose infinitesimale ma sufficiente per scatenare la reazione. Per fortuna questa è una reazione alla Bridget Jones, in realtà i cosmetici non danno problemi così gravi, ma se usati con costanza e seguendo le buone norme di pulizia e protezione non fanno ancora miracoli, ma danno buoni risultati. Comunque una crema con data di scadenza, lo shampoo con l’elenco delle sostanze allergiche, un balsamo non testato su animali (ma testato invece in laboratorio con metodi alternativi) sono diventati realtà con la nuova direttiva della Comunità europea, recepita in Italia con il decreto legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri n° 193 del 3 febbraio 2005 (clicca qui per i riferimenti normativi).

Dal prossimo 11 marzo tutti i prodotti cosmetici equindi dalle saponette alle creme, dallo shampoo al dentifricio, dovranno riportare in etichetta l’elenco degli allergeni, quando presenti, anche in percentuali che possono sembrare inconsistenti (dello 0,001 nei prodotti che non vengono risciacquati e dello 0,01 in quelli destinati ad essere risciacquati). Questi componenti sono compresi in un elenco di 26 sostante sintetiche o naturali, riportato dal testo di legge, presenti soprattutto nelle fragranze. Conoscerne la presenza può salvare chi già sa di essere allergico.

Qualcuno avrà già notato sulle confezioni di creme, saponi, belletti un nuovo simbolo (clicca qui per visualizzare l’immagine) : un barattolo aperto con un numero seguito da M (6M) che indica la scadenza successiva alla prima apertura espressa in mesi , PaO (period after opening ), indicazione obbligatoria se il prodotto ha una vita di oltre 30 mesi. Diversamente la casa produttrice deve indicare la data di durata minima, in sostanza la scadenza.

L’indicazione in etichetta del periodo post apertura fornisce certamente una informazione utile, resta al consumatore l’incombenza di ricordare quando apre per la prima volta il cosmetico, come lo utilizza e lo conserva, per mantenerne i requisiti. Il simbolo PaO sarà presente obbligatoriamente sull’etichetta di tutti i cosmetici a partire da marzo prossimo, a eccezione dei prodotti con una durata minima non superiore a 30 mesi, che porteranno invece l’indicazione "Da consumarsi preferibilmente entro…"; di quelli monodose (i campioni gratuiti); quelli in confezione che impediscono il contatto tra il prodotto e l’ambiente come gli aerosol e infine quei prodotti per i quali è stato accertato direttamente dal produttore che la formula è tale da impedire qualsiasi rischio di deterioramento che impatti sulla sicurezza del prodotto stesso nel corso del tempo.

Un po’ più informati, quindi, sulla composizione dei cosmetici, e sulla scadenza. Ai consumatori, come sempre, l’onere della scelta e della lettura attenta alle indicazioni (clicca qui per leggere alcuni suggerimenti)