Parma, 11 gennaio 2021– Tra il mese di novembre e dicembre un numero per ora imprecisato di pensionati ha ricevuto lettere dell’INPS contenenti certificazioni Cud dell’anno 2020 rettificate, ovvero che sostituivano le precedenti a suo tempo inviate. Dal momento che la rettifica è pervenuta oltre la scadenza del 10 dicembre, i pensionati interessati devono presentare una certificazione integrativa entro marzo, per la quale è prevista una sanzione. A tal proposito Confconsumatori ha scritto oggi una lettera all’Inps e al Mef per chiedere chiarimenti e l’adozione di opportune misure correttive al fine di evitare sanzioni e prevedere indennizzi per i soggetti danneggiati.
Rapporti con Pubblica Amministrazione
Emergenza rifiuti Reggio Calabria: continuano le criticità Confconsumatori al fianco dei cittadini che chiedono un servizio equo al pagamento della TARI. L’associazione: «Problema sanitario oltre che sociale».
Reggio Calabria, 11 dicembre 2020 – È ancora grave il problema rifiuti che interessa il Comune di Reggio Calabria e l’area metropolitana collegata; nonostante la tariffa TARI sia tra le più alte d’Italia, il sistema di smaltimento e raccolta – anche dei rifiuti speciali provenienti da soggetti Covid-19 – è irregolare e lacunoso, facendo sì che i sacchi dell’immondizia permangano abbandonati per lungo tempo sulla strada, alla mercé di continui roghi dolosi (LINK al precedente comunicato).
Confconsumatori ha inviato una lettera al Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in cui veniva esplicitata la richiesta di una concertazione con le associazioni dei consumatori presenti sul territorio per valutare le domande di riduzione della TARI dei cittadini e pervenire, così, all’auspicato cambiamento della tariffa. Malgrado l’appello a istituire un tavolo di confronto, l’amministrazione comunale è rimasta silente.
«Nonostante le ripetute e continue sollecitazioni – affermano da Confconsumatori Reggio Calabria – l’amministrazione comunale non ha ancora riscontrato le legittime istanze di quanti richiedono non solo la dovuta riduzione tariffaria ma, soprattutto, l’adozione di tutte quelle misure idonee a garantire la salute pubblica e la tutela dell’ambiente».
L’associazione, nonostante il protrarsi del silenzio da parte del Comune di Raggio Calabria, rimane al fianco dei numerosi cittadini che stanno reclamando una riduzione della TARI 2020. Confconsumatori non abbasserà la guardia e continuerà a vigilare affinché i diritti dei cittadini reggini possano trovare, anche in questa difficile contingenza, compiuta tutela.
«In questo periodo – Puntualizza l’avvocato Tiziana Tiziano di Confconsumatori Reggio Calabria – di emergenza sanitaria da pandemia globale per Covid-19, il problema rifiuti che riguarda la città e il suo territorio metropolitano assume una dimensione più vasta, diventando di interesse sanitario oltre che sociale».
Per maggiori informazioni la sede Confconsumatori Reggio Calabria è contattabile telefonicamente ai numeri 339-643 0661, 338-992 9688 lunedì e mercoledì dalle 17 alle 19, martedì e venerdì dalle 9 alle 11.
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Legge di Bilancio: le proposte di Confconsumatori Le proposte, contenute in una lettera alla Camera dei Deputati, sono pensate per rendere i provvedimenti futuri più vicini ai consumatori, alle famiglie e al terzo settore.
Parma, 25 novembre 2020 – Con un contributo scritto indirizzato alla X Commissione della Camera dei Deputati, Attività produttive, commercio e turismo, Confconsumatori ha inviato alcune proposte per una Legge di Bilancio vicina ai consumatori, alle famiglie e al terzo settore, senza dimenticare il delicato tema del sovraindebitamento al quale, nelle scorse settimane, l’associazione ha dedicato ben due webinar trasmessi in diretta anche sulla piattaforma Facebook (LINK e LINK).
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Emergenza rifiuti Reggio Calabria: subito tavolo in Comune TARI alle stelle ma servizio scadente. I rifiuti, anche provenienti da domicili di soggetti affetti da Covid-19, rimangono in strada. Allarme roghi dolosi.
Reggio Calabria, 18 novembre 2020 – In questi giorni in molti comuni italiani è in scadenza il termine per il pagamento della TARI 2020. Tuttavia, i contribuenti del Comune di Reggio Calabria, ma anche di tanti altri comuni dell’area metropolitana collegata, hanno segnalato a Confconsumatori che in questo caso non si tratta di pagare un giusto tributo in relazione ad un servizio reso e di cui si è tratto beneficio, perché le prestazioni del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sono irregolari e talvolta anche inesistenti.
Da maggio – con la decisione della Regione Calabria di procedere alla chiusura di alcune discariche nelle quali venivano conferiti i rifiuti prodotti nella Città Metropolitana – Reggio Calabria è diventata una discarica a cielo aperto. Da Arghillà a Ciccarello, da Pentimele a San Sperato, da Spirito Santo al Viale Aldo Moro, giusto per menzionare qualche quartiere, cumuli di rifiuti permangono abbandonati da mesi sui marciapiedi e sulla sede stradale, alla mercé di ratti, di un proliferare di liquami, scarafaggi ed insetti di ogni specie.
Aggravano la situazione i continui roghi che inquinano l’ambiente già malsano e l’emergenza sanitaria in corso; la Calabria è zona “rossa” ma nel comune reggino i rifiuti prodotti e conferiti anche da soggetti Covid-19 positivi giacciono sulla via pubblica costituendo un’ulteriore verosimile fonte di contagio.
Confconsumatori ha accolto e fatto proprie le legittime istanze di tanti cittadini stanchi di segnalare, purtroppo senza esito, a tutte le autorità ed istituzioni preposte, il grave rischio igienico-sanitario in cui versa la città ed i suoi abitanti affinché – ciascuno secondo le proprie competenze – vogliano adottare tutte le misure idonee a tutelare la salute pubblica.
«Sebbene il servizio sia pressoché inesistente – afferma l’avvocato Tiziana Tiziano di Confconsumatori Reggio Calabria – viene richiesto il pagamento della TARI e, per di più, secondo una tariffa tra le più alte d’Italia, nonostante l’ARERA abbia previsto di concedere agli enti ed operatori la facoltà di ridurre le tariffe».
«Senza voler entrare nel merito – prosegue l’avvocato Tiziano – delle responsabilità per la mancata raccolta, riteniamo che i cittadini di Reggio Calabria abbiano diritto ad una riduzione della tariffa TARI 2020 e chiediamo pertanto, in un’ottica di bonaria definizione della questione, che il Comune voglia procedere alla convocazione di un tavolo con le associazioni dei consumatori presenti sul territorio al fine di concordare insieme la dovuta riduzione tariffaria».
Ove l’amministrazione non dovesse addivenire all’auspicato dialogo, Confconsumatori assisterà tutti quei contribuenti che vorranno richiedere la preventiva riduzione della tariffa o il rimborso di quanto pagato in misura superiore al dovuto.
«La strada dell’accordo – conclude Tiziana Tiziano – è preferibile per tutti; per i cittadini che eviterebbero di affrontare i costi del giudizio e, soprattutto per il Comune che, in caso di soccombenza, oltre alla condanna alle spese vedrebbe ridotta la tariffa finanche dell’80%».
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«La tutela della salute è prevalente sui limiti della spesa pubblica» Importante provvedimento del Tribunale di Catania in materia di disabilità. Il Covid-19 non ferma la tutela dei soggetti in condizioni di fragilità: accolto ricorso d’urgenza
Catania, 26 Maggio 2020 – Una persona gravemente disabile si è vista togliere dal Comune il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, in conseguenza di problemi legati al bilancio economico. Confconsumatori Sicilia e ANFFAS Onlus Catania sono scese in campo unite in difesa della tutela alla dignità e della eliminazione delle diseguaglianze.
Un Comune non può accampare esigenze economiche di nessun genere e neanche invocare il “dissesto finanziario” nei confronti di un soggetto disabile già beneficiario del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata nell’ambito di un progetto individualizzato di vita ex art. 14 L. n. 328/2000.
Il Tribunale di Catania, nella persona del Giudice Fabio Salvatore Mangano con recentissimo provvedimento reso in un procedimento cautelare, ha ordinato al Comune l’immediato ripristino del servizio di assistenza domiciliare previsto dal Piano Individualizzato di Vita, ex art. 14 legge 328/2000, in favore di un disabile grave comprendente l’erogazione di trenta ore settimanali, dal lunedì al sabato, per le prestazioni di igiene e cura della persona, aiuto domestico e attività in esterno. Non solo, il Comune è stato condannato al pagamento di una penale di 25 € per ogni giorno di ritardo nel ripristino del suddetto servizio.
La legge 328/2000 prevede un sistema integrato di interventi e servizi sociali per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, alla persona, a cui provvedono le Istituzioni deputate in forma diretta o accreditata, finalizzato al recupero e all’integrazione sociale, per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale.
Con la predisposizione del piano personalizzato, gli assistenti intervengono accanto alla persona in condizioni di disabilità grave e/o non autosufficienza per aiutarla negli atti quotidiani compensando i suoi limiti funzionali e permettendole in tal modo di permanere nel proprio ambiente familiare/sociale/lavorativo, in altri termini in ogni ambito e in ogni circostanza della vita della persona.
Nel caso di specie, a causa delle disabilità che la affliggono la persona è del tutto immobilizzata, vive da sola e in condizione economiche disagiate. I servizi da parte del Comune sono stati cessati in tronco per i motivi economici legali al dissesto finanziario, lasciando la persona disabile in evidente stato di desolazione essendosi vista improvvisamente sospendere servizi essenziali, quali la cura dell’igiene, l’aiuto domestico, la possibilità di uscire da casa per il disbrigo di pratiche e attività esterne.
La persona si è, quindi, rivolta all’ANFASS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) di Catania la quale, in collaborazione con Confconsumatori Sicilia, ha fatto sì che le istanze della persona disabile, fossero portate all’attenzione del Giudice.
Nell’Ordinanza di accoglimento del relativo ricorso il giudice ha infatti osservato: «… la necessità che la tutela della salute trovi un limite nelle esigenze di contenimento e programmazione della spesa pubblica non può tradursi in un ostacolo all’erogazione di misure minime (siano esse sanitarie o socio assistenziali) a tutela della persona affetta da disabilità, non potendo l’equilibrio di bilancio essere astrattamente invocato; è, pertanto, onere dell’amministrazione convenuta dimostrare concretamente che l’equilibrio di bilancio sia “impeditivo, nel singolo caso, all’erogazione delle prestazioni e, comunque, nel caso in cui la disabilità dovesse comportare esigenze terapeutiche indifferibili, il nucleo essenziale del diritto alla salute deve essere salvaguardato (cfr. Corte costituzionale n. 304 del 15 luglio 1994)” (Cons. Stato, n. 1/2020)».
Il Tribunale di Catania, attivo per tali problematiche nonostante l’emergenza sanitaria per il COVID-19, ha accolto in pieno il ricorso cautelare e urgente della persona evidenziando: «Un pregiudizio che assume certamente i connotati dell’irreparabilità, dal momento che l’attesa per l’attuazione del diritto in sede di cognizione ordinaria non consentirebbe alla […] di provvedere alle proprie esigenze di vita, quantomeno con le medesime modalità con cui le è stato garantito in passato».
Ampia soddisfazione hanno espresso l’Avvocato Maurizio Mariani, che ha difeso in giudizio la persona disabile, Cristina D’Antrassi Presidente dell’ANFFAS Onlus di Catania e l’Avvocato Carmelo Calì, Presidente di Confconsumatori Sicilia, i quali hanno dichiarato: «Si tratta di un importante precedente, per le sue particolarità forse unico e primo in Italia, frutto della collaborazione nata sul campo tra due associazioni che a vario titolo si battono per la tutela dei diritti della persona e che si sono impegnate in questo caso secondo la propria specificità. E consolidando l’impegno profuso da anni da entrambe con una particolare attenzione alle “condizioni di fragilità”».
- Maggio, 26
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Consumatori: misure urgenti per Covid-19 Confconsumatori e Federconsumatori Parma inviano una lettera al Sindaco Pizzarotti evidenziando le criticità per utenti, famiglie e consumatori
Parma, 13 maggio 2020 – Sono molte le problematiche e le situazioni di disagio che l’emergenza determinata dal Covid-19 sta creando a livello nazionale e locale. Anche la comunità di Parma è duramente colpita da questo fenomeno, per questo, le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Confconsumatori hanno inviato al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti una lettera in cui mettono in evidenza alcune misure ritenute urgenti per le famiglie, gli utenti e i cittadini e che rappresenterebbero una risposta, seppur parziale, ad alcune necessità riscontrate a livello locale.