Parma-Massa, 24 giugno 2020 – Due passeggere avevano acquistato un biglietto Ryanair di andata e ritorno per Londra, ma la compagnia ha prima rinviato e poi cancellato il volo di andata, senza fornire spiegazioni, lasciando le passeggere a terra senza soluzioni alternative. La compagnia, citata in giudizio, è stata condannata dal Giudice di Pace al risarcimento dei biglietti e dei disagi provocati alle passeggere.
Una breve vacanza di quattro giorni si è trasformata in un’odissea ancora prima che iniziasse: due turiste toscane avevano prenotato un volo Ryanair di andata e ritorno da Pisa a Londra, con partenza fissata il 27 luglio del 2018. Durante la mattinata, grazie a un messaggio sul telefono, avevano scoperto, però, che il volo di andata, previsto per le ore 12:55, era stato rinviato.
Da quel momento si erano susseguiti numerosi altri messaggi della compagnia aerea con cui le due passeggere si erano viste continuamente posticipare l’orario della partenza fino alle 21 di sera, quando, infine, era arrivato il messaggio che annunciava la cancellazione anche dell’ultimo volo, senza che fosse data loro alcuna assistenza e /o ulteriore informazione in merito.
Le signore, che avevano in programma una breve vacanza di quattro giorni, durante la giornata passato in aeroporto ad aspettare notizie certe, avevano scoperto che non vi erano altri voli Ryanair in partenza neppure il giorno successivo, così avevano deciso di comprare un volo con un’altra compagnia, così da riuscire finalmente ad arrivare a destinazione nella tarda serata del 27 luglio.
Le due turiste toscane, dopo essere tornate in Italia, si erano rivolte alla Confconsumatori di Massa-Carrara per chiedere il rimborso dei biglietti di andata e, assistite dall’avvocato Francesca Galloni, hanno portato la questione dinanzi al Giudice di Pace di Massa.
Con la sentenza del 29 maggio scorso, il GdP ha condannato Ryanair a restituire alle due viaggiatrici il prezzo pagato per il volo cancellato, al rimborso del prezzo del volo acquistato con un’altra compagnia e delle spese di trasferimento dall’aeroporto di Londra pagate in anticipo, oltre alla compensazione pecuniaria di 250 euro e al risarcimento del danno, più i disagi che le due toscane hanno avuto per essere state costrette a stare tutto il giorno in aeroporto senza ricevere assistenza e informazioni.
La tesi di Ryanair, che si era opposta al riconoscimento della compensazione pecuniaria adducendo il motivo della cancellazione al maltempo all’aeroporto di Londra, è stata rigettata dal Giudice di Massa, perché la compagnia aveva prodotto delle dichiarazioni unilaterali prive di data certa e di riferimento all’autorità a ciò preposta, avendo inoltre le attrici fatto riferimento al fatto che per i due giorni precedenti c’era stato uno sciopero dei dipendenti Ryanair che aveva avuto ripercussioni su tutti i voli degli scali europei.
Leggi la sentenza del Giudice di Pace a QUESTO LINK
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