Parma, 18 gennaio 2019 – Confconsumatori ha stabilito di avviare una AZIONE CUMULATIVA sul caso del “cartello” tra case automobilistiche e finanziarie ad esse collegate, come annunciato sul sito nazionale: https://www.confconsumatori.it/cartello-finanziamenti-auto-scatta-la-class-action/.
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Cartello finanziamenti auto: scatta la class actionDopo il provvedimento dell’Antitrust Confconsumatori è pronta a tutelare i consumatori danneggiati con una azione collettiva unica
Parma, 14 gennaio 2019 – Confconsumatori è pronta a tutelare i consumatori danneggiati dal “cartello” segreto tra società automobilistiche e società finanziarie ad esse collegate sanzionate dall’Antitrust con un’azione collettiva unica a livello nazionale.
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Sondrio – Class action sulla tariffa idrica: non finisce quiAll’esame di Confconsumatori e del Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Sondrio la sentenza del TAR Lombardia e i prossimi passi della battaglia
Parma, 6 Agosto 2018 – In margine al ricorso contro l’Ufficio d’Ambito della provincia di Sondrio, Secam S.p.A. e Provincia di Sondrio, Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori afferma: “Secam e le Amministrazioni territoriali hanno ancora la possibilità di convocare i cittadini e concordare le modifiche all’applicazione del sistema tariffario, agli standard qualitativi e a quanto connesso, come esplicitato nel ricorso da noi presentato ma non esaminato dal Tar Lombardia”.
“Se così non sarà – prosegue Mara Colla – Confconsumatori sosterrà in ogni sede le ragioni degli utenti e converrà in giudizio chiunque, avendone il potere, non sarà intervenuto per porre rimedio alle illegittimità compiute”.
Come è noto, il ricorso è stato dichiarato inammissibile dal Tar perché non risultano indicate nominativamente le persone interessate dai provvedimenti oggetto del ricorso stesso. Lo stesso Tar dà atto, peraltro, che Confconsumatori è ben legittimata ad agire ai sensi del decreto legislativo n. 198/2009 (art. 1, comma 1).
È quindi da escludere che la sentenza “… costituisce l’ultimo atto della cosiddetta class action … iniziata diversi anni fa” – come sostiene invece l’Ufficio d’Ambito della provincia di Sondrio: se non altro perché la procedura prevede un ulteriore grado di giudizio, che i cittadini interessati e la stessa Confconsumatori si riservano di adire.
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Class Action: basta aspettare!Le Associazioni dei consumatori al Senato: si approvi al più presto il disegno di legge approvato da oltre 2 anni all’unanimità dalla Camera
Roma, 25 luglio 2017 – Le associazioni dei consumatori, a seguito dell’audizione in commissione Giustizia e Industria del Senato, hanno chiesto la modifica dell’azione di classe: una riforma urgente e necessaria per la tutela dei cittadini e della correttezza dell’operato delle imprese sui mercati.
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Stazione Centrale: restituite gli spazi agli utentiSolo 50 posti a sedere, senza aria condizionata, per un transito di 400 mila viaggiatori al giorno: Confconsumatori avvia la class action pubblica
Milano, 21 luglio 2017 – Il contenzioso fra la Confconsumatori e la Grandi Stazioni SpA sull’annosa questione degli spazi della Stazione di Milano Centrale, si arricchisce di un nuovo capitolo. Come noto, l’Associazione aveva fatto istanza di accesso alla Società per ottenere gli elaborati progettuali e grafici del complessi ferroviario lombardo, in modo da verificare il rispetto del vincolo di destinazione pubblica dei beni e degli spazi ivi presenti dati in gestione a Grandi Stazioni SpA. Poiché la Società non aveva fornito alcun seguito alla richiesta, la Confconsumatori aveva istaurato nel 2015 un giudizio per l’accesso innanzi al T.A.R. Milano, poi conclusosi con la sentenza n. 1454/2015, con cui non solo veniva accolto il ricorso, ma anche enunciato il principio chiave in base al quale: “la costituzione di soggetti quali la Società Grandi Stazioni S.p.A. rappresenta, invece, una manifestazione del fenomeno della contrazione dell’uso generale dei beni di proprietà collettiva pubblica in ragione dell’espansione dell’uso strumentale (commerciale) nell’ambito di una politica tesa a valorizzare tale patrimonio, a condizione, però di non mettere in discussione la primazia dell’interesse generale connesso alla sua pubblica destinazione”.
Forte di questo successo, la Confconsumatori era tornata ad esigere i mappali della Stazione Centrale che, tuttavia, ottenne solo dopo aver dato avvio ad un secondo contenzioso – questa volta di ottemperanza – proprio per conseguire l’esecuzione di quanto indicato nella pronuncia soprariportata. Da un attento esame degli elaborati grafici e delle piantine della Stazione Centrale di Milano, è emerso una dato a dir poco allarmante: “il rapporto di proporzionalità” fra spazi pubblici destinati al servizio ferroviario e spazi pubblici concessi per usi differenti dal primo, così come sancito dal T.A.R., non è stato in alcun modo rispettato, in quanto Grandi Stazioni S.p.A. ha riservato unicamente 50 posti a sedere, tutti all’aperto e quindi privi di aria condizionata (in estate) e/o di riscaldamento (in inverno). Il dato assume toni ai limiti del paradossale se si pensa che, secondo stime ufficiali, gli interventi di riqualifica della Stazione Centrale, approvati con deliberazione CIPE n. 10/2003, hanno interessato i diversi livelli dell’edificio per una superficie complessiva pari a circa 50.000 mq – mentre l’intero complesso immobiliare si estende complessivamente per circa 220.000 mq – accogliendo, quotidianamente, una media di 400.000 transiti, per un totale di circa 140 milioni all’anno. Il cosiddetto rapporto proporzionale fra posti riservati ai viaggiatori e numero di pendolari presenti ogni giorno in loco corrisponde, dunque, allo 0.03%!
Preso atto di questa insostenibile realtà, Confconsumatori, insieme all’Associazione Pendolari Piacenza, ha diffidato più e più volte la Grandi Stazioni SpA (ora diventata, a seguito della scissione societaria, Grandi Stazioni Rail, da cui è scaturita anche la Grandi Stazioni Retail SpA, ad oggi affidataria di tutta la gestione degli spazi pubblici ferroviari) ad aumentare le sale e/o spazi attrezzati per l’attesa dei viaggiatori in arrivo ed in partenza, senza tuttavia ottenere alcun riscontro dall’Amministrazione. Da qui, l’esigenza di ricorrere all’istituto processuale della class action pubblica, patrocinata dall’Avvocato Umberto Fantigrossi, per chiedere al T.A.R. Milano sia di accertare la lesione diretta, concreta ed attuale degli interessi degli associati utenti/pendolari di Confconsumatori per la violazione degli standard qualitativi stabiliti per la concessionaria di servizio pubblico Grandi Stazioni Retail S.p.A. per quanto concerne l’utilizzo degli spazi della Stazione di Milano Centrale, sia di condannare la Società ad adeguare l’uso degli spazi in gestione nel pieno rispetto dell’interesse dell’utenza, e quindi di aumentare le sale e/o spazi attrezzati per l’attesa dei viaggiatori in arrivo ed in partenza, nonché di provvedere a ripristinare il preesistente sistema d’informazione sugli orari dei treni in arrivo ed in partenza (tabelloni) o comunque a predisporne uno di corrispondente dimensione ed efficacia.
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Sondrio: notificata la class action pubblica sull’acquaTante e diverse le lamentele dei cittadini raccolte da Confconsumatori, ora Provincia, Ufficio d’Ambito e Secam Spa hanno 90 giorni per rispondere
Parma, 22 settembre 2016 – Dopo mesi di intenso lavoro, è stata presentata nei giorni scorsi l’annunciata Class Action pubblica sul Sistema Idrico Integrato della Provincia di Sondrio. L’azione di classe è stata attivata da un gruppo di cittadini della Provincia di Sondrio e dalla Confconsumatori, con il contributo del Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Sondrio e del Forum Italiano dei movimenti per l’acqua. I cittadini hanno raccolto in una diffida, notificata all’Ufficio d’Ambito, a Secam e alla Provincia di Sondrio, una serie di lamentele:
- settembre, 22
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