Roma – Parma, 26 novembre 2021 – Per il sedicesimo anno Consumers’ Forum, associazione indipendente composta dalle più importanti Associazioni di Consumatori, Istituzioni, numerose Imprese Industriali e di servizi e loro Associazioni di categoria, organizza l’appuntamento con le maggiori Authority italiane per fare il punto sulle nuove sfide per i mercati e sulle nuove tutele per i consumatori in tempi di pandemia e per presentare la ricerca “CONSUMERISM 2021”, svolta da Consumers’ Forum in collaborazione con Università Roma Tre, dal titolo “Il PNRR dalla parte dei consumatori”. Durante l’evento web, previsto martedì 30 novembre dalle 10 alle 13, interverrà anche la presidente di Confconsumatori Mara Colla.
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Call Center: conoscerli per difendersi Online il secondo numero del periodico "Confconsumatori Notizie" 2021 dedicato alle istruzioni per difendersi dal telemarketing aggressivo
Parma, 18 novembre 2021 – Alzi la mano chi non si è mai infastidito di fronte alle telefonate pubblicitarie, spesso insistenti, mute, moleste o anonime, che contribuiscono ad alimentare i pregiudizi e l’avversione del consumatore rispetto al telemarketing. Confconsumatori ha voluto dedicare un numero del periodico “Confconsumatori Notizie” per fornire strumenti concreti ai consumatori che desiderano capire meglio le regole dei call center e rispondere alle domande più frequenti, tra cui: E’ legittimo che l’operatore si comporti così? Come fanno ad avere il mio numero? Le telefonate registrate sono legali? Se voglio, posso impedirgli di chiamarmi? Come prevenire ed evitare le chiamate commerciali? Cosa posso fare per punire chi si comporta male e scoraggiare i più “molesti”?
Confconsumatori: siglato protocollo con CRIF Un nuovo servizio per accedere rapidamente ai propri dati creditizi, per prevenire segnalazioni negative e sanare rapidamente eventuali errori o contestazioni
Parma, 21 maggio 2021 – Accesso ai dati personali (per vederci come “ci vedono” le banche) e risoluzione più rapida delle contestazioni: Confconsumatori ha sottoscritto un Protocollo d’intesa per migliorare la conoscenza dei consumatori sul funzionamento dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) e favorire l’accesso ai dati del SIC che li riguardano. Grazie al nuovo accordo, i nostri associati potranno usufruire di un canale preferenziale per l’accesso ai propri dati creditizi conservati in EURISC, il SIC gestito da CRIF. In particolare, dando mandato a Confconsumatori, il consumatore potrà ottenere accesso ai propri dati in soli 10 giorni. Il protocollo d’intesa mette inoltre a disposizione degli associati la possibilità di risolvere in via conciliativa le eventuali contestazioni che dovessero insorgere relativamente al trattamento dei dati raccolti e contribuiti al Sistema dagli Istituti di Credito
Mamma ho perso la privacy! Via al progetto sulla tutela dei dati personali che coinvolge studenti, genitori e insegnanti in tre Istituti della provincia di Roma e di Latina
Roma, 17 novembre 2020 – Iniziano gli incontri informativi del progetto di Confconsumatori “Mamma ho perso la privacy”, realizzato con i Fondi Regione Lazio e nato per sensibilizzare i più giovani alla tutela dei dati personali su internet e sui social. Il 20 novembre 2020 saranno i ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo Ragioneria di Castelforte a partecipare all’incontro organizzato dall’associazione, che verrà riproposto anche il 3 dicembre 2020 nell’Istituto San Leone Magno di Roma e, infine, l’11 dicembre 2020 al Liceo Scientifico L.B. Alberti di Minturno (LT).
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Authority e Consumatori: dalla sharing alla social economy Il Convegno annuale di Consumer’s Forum ha affrontato le nuove tematiche dell’economia digitale e della tutela del consumatore
Roma, 21 novembre 2016 – Se ne è discusso giovedì, nel corso del decimo convegno annuale organizzato da Consumers’ Forum con le maggiori Authority italiane, aperto dal Presidente di Consumers’ Forum Mario Finzi, al tavolo insieme a Roberto Chieppa (AGCM), Pier Paolo Bortoni (AEEGSI), Antonello Soro (PRIVACY), Andrea Camanzi (TRASPORTI), Magda Bianco (BANCA d’ITALIA), Mario Staderini (AGCOM), Elena Bellizzi (IVASS) e Guido Stazi (CONSOB).
Molti i temi che Consumers’ Forum ha discusso con le Authority, partendo da Consumerism, analisi annuale svolta in collaborazione con Università Roma Tre, dal titolo “Dalla sharing alla social economy”. Quest’anno il rapporto ha affrontato in particolare modo il tema degli shadow media, delle smart grid, del collective switching, della tutela simile, dei new comers nel trasporto privato e di innovazione social nel trasporto pubblico, del social lending, del block chain e lending crowdfunding, delle nuove forme di e-business finanziario, di shadow insurance, assicurazioni e reti di servizi sociali. Si è discusso con il Presidente del Garante Privacy Antonello Soro, il ruolo che ha la tutela della privacy in questo mercato digitalizzato. È seguito poi il ragionamento sul ruolo dell’Antitrust, nei casi di intervento per regolare un mercato in forte evoluzione e cambiamento, con il Consigliere e Segretario Generale Roberto Chieppa.
Così Mario Finzi, presidente di Consumers’ Forum: «Per capire come tutelare il consumatore bisogna innanzitutto capire la differenza tra la sharing e la social economy. Con l’entrata prepotente della digitalizzazione compare dunque un soggetto terzo, ossia qualcuno che organizza professionalmente l’attività di sharing di beni e servizi. Questo permette di ampliare mercati rendendoli di fatto universali. Inevitabili le conseguenze anche sul piano delle tutele per i fruitori di beni e servizi, da un lato, e per le imprese (vecchie e nuove), dall’altro. – precisa Finzi – Se nel mercato tradizionale ci sono delle regole stabilite dalle leggi nazionali e comunitarie e dalle autorità di regolazione, nel sistema della social economy, queste garanzie vengono meno. Il venir meno di una parte di queste tutele e garanzie per ottenere un minor costo del servizio è qualcosa di cui però i consumatori non sempre sono pienamente consapevoli. – prosegue Finzi – Le associazioni di consumatori devono capire in che modo i regolatori intendano partecipare a ricostruire un sistema di garanzie e fare una corposa attività di informazione verso i consumatori. Le imprese del resto sono spesso spiazzate dalle novità che arrivano nel sistema e accusano dei contraccolpi di mercato molto forti».
Finzi conclude affermando che: «Occuparsi di questi temi è perfettamente in linea con lo scopo di Consumers’ Forum che ha in sé sia l’anima consumerista che quella delle imprese. Seguire questi temi così rivoluzionari permette di continuare ad avere la possibilità di parlare anche ai giovani senza rimpiangere il passato e capire verso cosa si sta muovendo il mondo».
Contatti Consumers’ Forum: Alessandra Piloni – Comunicazione, Relazioni Esterne e Relazione con i Mezzi di Informazione +39 388 8592384 ufficiostampa@consumersforum.it
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Privacy e recupero crediti: un nuovo Vademecum Un nuovo servizio per accedere rapidamente ai propri dati creditizi, per prevenire segnalazioni negative e sanare rapidamente eventuali errori o contestazioni
Parma, 20 aprile 2016 – Fino a che punto può spingersi una società di recupero crediti? Ora esiste una la linea di demarcazione tra un comportamento lecito e un’azione che lede la dignità del cittadino: a fissarla è il Garante della Privacy che ha da poco emanato un provvedimento generale rivolto a quanti svolgono l’attività di recupero crediti (sia le società specializzate sia quanti, tra finanziarie, banche, concessionari di pubblici servizi, compagnie telefoniche, svolgono tale attività direttamente).
I COMPORTAMENTI INTOLLERABILI – Il provvedimento dell’Autorità si è reso necessario a fronte delle denunce da parte dei cittadini che segnalavano: visite a domicilio o sul posto di lavoro; reiterate sollecitazioni al telefono fisso o sul cellulare; telefonate preregistrate; invio di posta con l’indicazione all’esterno della scritta “recupero crediti” o “preavviso esecuzione notifica”, fino all’affissione di avvisi di mora sulla porta di casa. Spesso anche dati personali di intere famiglie risultavano inseriti nei data base del soggetto creditore o delle società di recupero credit
IL VADEMECUM – Per chiarire ai cittadini cosa è lecito e cosa, invece, è scorretto il Garante ha per la protezione dei dati personali ha diffuso un breve Vademecum. Quali dati personali si possono trattare nell’ambito dell’attività di recupero crediti? La guida sintetica illustra in modo semplice e immediato a quali principi si devono ispirare coloro che legittimamente svolgono attività di recupero del credito e le garanzie riconosciute al debitore. Il Vademecum “Privacy e recupero crediti” è suddiviso in otto sezioni: principi generali, il recupero crediti e i dati personali; le prassi illecite; quali dati posso trattare?, l’informativa; la conservazione dei dati; l’esercizio dei diritti; documenti di riferimento.
Il vademecum riporta anche i riferimenti ai principali provvedimenti dell’Autorità sull’argomento.